Cultura

“La luna nel pozzo”, torna il festival e punta all’imperfezione

A Caorle - dal 2 al 5 settembre - oltre cinquanta gli spettacoli portati in scena da compagnie provenienti da tutto il mondo. E una riflessione sulla disabilità. Tra quelli di punta “Med” della Compagnia Ullallà Teatro, che vedrà sul palco due danzatori, di cui una danzatrice in carrozzina. E “Manoviva” del Girovago e Rondella Family Theater, il personaggio è utilizzato anche negli ospedali e nelle scuole come terapia didattica motoria

di Redazione

È l’imperfezione, fonte di ispirazione per l’arte, il punto di attenzione per la XXVI edizione de “La Luna nel Pozzo” Festival internazionale che dal 1996 porta l’eccellenza del teatro di strada nel centro storico di Caorle, conosciuta anche come la piccola Venezia. La manifestazione cresciuta anno dopo anno ha visto quest’anno il suo valore artistico riconosciuto dal ministero della Cultura che lo ha inserito tra i festival e rassegne di teatro di strada meritevoli del Fondo Unico per lo Spettacolo.

Dal 2 al 5 settembre, le piazze del Borgo storico sul mare diventeranno il palcoscenico di oltre 50 spettacoli che vedranno oltre 20 compagnie di artisti provenienti da tutto il mondo cimentarsi in un ventaglio di espressioni artistiche che spaziano dalla giocoleria alla clownerie, dal mimo, alle performance di circo-teatro, non trascurando tuttavia spettacoli dal carattere più classico, quali il teatro e la danza contemporanea. Un continuo confronto tra artisti che solo i festival internazionali di questo livello possono offrire.

«Anche quest’anno torniamo a sognare e a far sognare i nostri ospiti!», dichiara l’architetto Alessandra Zusso, assessore al Turismo del Comune di Caorle. «Il borgo storico di Caorle si anima di un’atmosfera magica quando arriva “La luna nel Pozzo”, calli e campielli si riempiono d’arte e spensieratezza. Un’edizione particolarmente attesa quella di quest’anno che vogliamo vivere appieno ed in completa sicurezza. Caorle oltre al turismo classico fatto di mare e sabbia sa offrire questi eventi culturali meravigliosi che con molta cura e dedizione abbiamo saputo far ingrandire di edizione in edizione, i numeri di presenze e il livello culturale delle attrazioni sono cresciute in modo esponenziale facendo diventare “La luna nel Pozzo” un evento d’eccellenza nel settore dello spettacolo». Il festival è promosso dall’Amministrazione Comunale ed è organizzato dall’associazione culturale Arci Carichi Sospesi di Padova, in partnership con United for busking, network italiano di festival internazionali di arte di strada.

«Per il tema di questa XXVI edizione», racconta Marco Caldiron, direttore artistico de “La luna nel Pozzo”, «abbiamo voluto fare nostra la canzone “Il Circo discutibile” di Elio e le Storie Tese, appropriandoci del verso “la perfezione è un falso e rende pazzi”. La perfezione è noiosa, non produce nulla di nuovo. Quando un artista fa un qualsiasi movimento, è la tensione verso il suo completamento ad essere interessante, a creare arte. Una volta completata l’azione, l’emozione svanisce».


Spettacolo della Compagnia Ullallà Teatro, due danzatori di cui una in sedi a rotelle

Vietato dunque parlare di perfezione in questa edizione 2021, ma questo non significa che non si possa parlare di eccellenza in un viaggio intorno al mondo che parte dall’altro lato dell’Oceano. Dal Messico arriverà Rulas Quetzal, un messicano “atzeca” che, con uno stile unico che porta indietro nel tempo, trasformerà la strada in una jungla in un rito che ha come attore principale il fuoco. L’Havana Acrobatic Ensemble, sulla scia della prestigiosa Scuola di Circo di Cuba, si esibirà in una selezione di numeri di giocoleria, acrobazie con la corda, esercizi sul palo, incredibili salti dall’altalena, in una selezione creata appositamente per il festival La Luna nel Pozzo. Let’s twist again è l’invito della compagnia keniota “The black blues Brothers”, a Caorle con uno show acrobatico e comico, che attinge al periodo d’oro della musica statunitense per proporre un repertorio dinamico fatto di piramidi, salti mortali ed esercizi con la corda.

L’unione fa la forza quando si parla del Galapiat Cirque (nell'immagine in apertura), compagnia francese di circo contemporaneo che trae il suo successo dalla collaborazione instaurata tra i quasi 50 membri della squadra. Il numero che la compagnia porterà al Festival è La Brise de la Pastille, uno spettacolo anticonvenzionale che nasce da una visione delle arti performative profondamente radicata nella realtà in cui esse vengono esibite. Sempre dalla Francia, il Cirque Entre Nous, poterà lo spettatore in uno spazio aperto dove la nostalgia e il calore umano si intrecciano, cinque artisti provenienti da contesti differenti si incontrano e si riuniscono attorno al palo cinese, in cui acrobazia, danza, teatro e musica si uniscono al punto da diventare una cosa sola.
Dalle Antiche Gallie giungeranno anche il circo contemporaneo di Cia Zec e Marianna de Sanctis, artista e hooper dall’eccentrico talento, nelle cui performance il corpo e i cerchi diventano una cosa sola, sfidando le regole dell’equilibrio e della gravità. Senza dimenticare le acrobazie sulla bicicletta di Madame Rebiné.

Non poteva mancare un’ampia presenza italiana, che porterà nelle piazze di Caorle anche una seria riflessione sulla disabilità. “Manoviva” (nell'immagine) del Girovago e Rondella Family Theater porterà il pubblico in un microcosmo dove solo le mani raccontano senza parole trenta minuti di spettacolo assolutamente unico. un mondo fantastico in miniatura dove tutto è possibile e reale. Il personaggio Manoviva viene utilizzato anche negli ospedali e nelle scuole come terapia didattica motoria. Tra gli spettacoli di punta “Med” della Compagnia Ullallà Teatro, che vedrà sul palco due danzatori, di cui una danzatrice in carrozzina. Due punti di vista uguali e differenti. Due corpi complici e conflittuali che abitano uno stesso spazio, uno stesso orizzonte. Si cercano ma allo stesso tempo si abbandonano. Andare in profondità, immergersi, sono i punti di vista più interessanti da dove guardare non solo alla disabilità, ma ci consente di osservare in un modo diverso, in modo non pretenzioso. È senza limiti l’immaginazione dei Nomaduo, che nel numero che porteranno a Caorle ci insegneranno a chiudere gli occhi e viaggiare con la fantasia, verso sogni e orizzonti lontani. Teatro e musica si incontreranno nel “Banda Storta Circus” della Compagnia Samovar e in “Equilibrium Tremens” del Tobia Circus, dove un gentiluomo che ama ballare ci porterà ai limiti della gravità. Fabio Saccomani ci invita nel suo mondo di bolle di sapone e cinismo assoluto, mentre Stivalaccio Teatro proporrà uno spettacolo visuale dedicato alla clownessa a tempo pieno Ginger.

In conformità alle norme di sicurezza in vigore, gli ingressi agli spettacoli, tutti gratuiti, saranno contingentati, con prenotazione consigliata direttamente all’infopoint del Festival o online. Per garantire a tutti la possibilità di vederli, per ciascuno spettacolo saranno previste più repliche.

Il programma completo sarà disponibile sul sito del festival


Immagini di passate edizioni e di repertorio fornite dall'ufficio stampa

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