Non profit

La lotta alla ‘ndrangheta non è mai stata così di moda

Cangiari, la griffe sociale che arriva dalla Locride

di Daniele Biella

Due linee, casual e femminile, per un duplice obiettivo. Creare posti di lavoro sani in Calabria e portare l’etica nel mondo delle grandi firme. Con uno sponsor d’eccezione:
Santo Versace Arriva Cangiari, e la lotta alla ‘ndrangheta sfonda nell’alta moda. È un progetto altisonante e ambizioso quello che ha per protagonista il Consorzio sociale Goel, insieme di cooperative della Locride che da anni lavora per contrastare la malavita organizzata in Calabria e in Italia: inserire un proprio brand di moda, di nome Cangiari (“cambiare”, in calabrese), nel competitivo mondo del fashion business. Obiettivo? «Puntiamo ad almeno 40 inserimenti, tra cui diverse categorie svantaggiate, disabili fisici e mentali in primis», spiega Vincenzo Linarello, presidente del Goel e di “Made in Goel”.
L’investimento dell’ente non profit è alto («quando il progetto sarà avviato del tutto si arriverà a 400mila euro») e la valenza sociale della sua azione ha già ricevuto il patrocinio «in consulenza e rete di contatti» della Camera nazionale della moda italiana e del Comune di Milano. «Il nostro arrivo nel mondo delle griffe ha altri due obiettivi», chiarisce Linarello, «valorizzare l’artigianato tessile calabrese, ma anche dare spunti di riflessione al mondo della moda».
Il motto di Cangiari è «Beauty is different», la bellezza è diversa: «È la bellezza dell’etica», riprende il presidente del consorzio, «per questo ogni nostro capo, dalle t-shirt ai tagli più raffinati (sono due le linee di lancio del brand: la casual “Streetwear”, e la femminile “Gelsomino”, ndr) contiene un messaggio sociale che parla di diritti umani, legalità, ecologia, nonviolenza». Nel portare avanti questa nuova avventura, che ha preso il via in modo ufficiale il 24 settembre 2009 con la presentazione del marchio durante la Settimana della Moda Donna di Milano, Goel ha avuto fin dall’inizio un tutor d’eccezione: il calabrese doc Santo Versace, 54 anni, guru dell’alta moda mondiale, presidente dell’omonima casa stilistica e recente acquisto della politica (dal 2008 è deputato del Pdl). Un incontro, quello tra il Goel e Versace, nato quasi per caso: «Abbiamo contattato Santo dopo aver letto la sua intervista su Vita quando nel marzo 2008 diede l’appoggio all’Alleanza per la Locride», rivela Linarello.
Su Cangiari Versace ha le idee chiare. «Si dimostrerà utile per ricostruire e ridare dignità a una delle zone più disastrate d’Italia, attraverso veri posti di lavoro», sottolinea lo stilista, il cui impegno in prima persona «continua da almeno un anno» in qualità di ispiratore, consulente e “lobbista politico” del brand. Tramite i consigli di Versace (non nuovo al sociale, è anche presidente della Fondazione Operation smile) e il lavoro dell’équipe stilistica, Cangiari ha concrete chances di durare a lungo. «E riversare gli utili sulle comunità locali della Locride», ribadisce Linarello.

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