Formazione

La Lombardia punta sugli immigrati impreditori

Per Formigoni, intervenuto al convegno internazionale l'Africa a Milano, occorre puntare sugli immigrati imprenditori

di Antonietta Nembri

In Lombardia gli africani rappresentano uno dei gruppi di immigrati con la maggior percentuale di professionisti e imprenditori. E’ partito da questo dato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, nel suo intervento di apertura del convegno internazionale “L’Africa a Milano”, per delineare alcune prospettive a riguardo dell’integrazione e della cooperazione per lo sviluppo. “La realtà degli immigrati africani imprenditori, qui in Lombardia come nelle altre regioni italiane – ha sottolineato Formigoni – è importantissima perché rappresenta una potente leva per modificare l’ambiente africano nei suoi dati culturali, politici ed economici”. Uno strumento concreto potrebbe essere dato dalle rimesse inviate in patria dagli immigrati, che “finisce per essere superiore a quanto dall’Italia giunge nei loro paesi come finanziamenti di cooperazione allo sviluppo”, fa notare Formigoni. Una parte significativa di queste rimesse va al risparmio. Il presidente lombardo lancia quindi la proposta di “orientare efficacemente questo risparmio nella direzione di investimenti produttivi. Si potrebbero predisporre strumenti finanziari adeguati, come linee di accesso al credito agevolato e fondi di investimento ad hoc vincolati ad investimenti nei paesi di origine dei loro sottoscrittori”. Per Formigoni “in questo quadro troverebbero collocazione, anche in un nuovo ruolo, gli interventi di cooperazione allo sviluppo”, concentrando invece la propria spesa diretta su servizi fondamentali, come la sanità, l’assistenza sociale e la formazione. “E’ importante però sottolineare – ha aggiunto Formigoni – che gli immigrati africani non trasferiscono quindi ai paesi di origine solo risorse finanziarie, ma anche e soprattutto un nuovo modo di pensare, di intraprendere, di organizzare l’attività economica; in altre parole essi trasferiscono i presupposti stessi dello sviluppo”. La “strategia” proposta da Formigoni è di “aiutare le persone riuscite a far sì che il loro successo personale possa essere d’aiuto per la crescita del loro paese”. La “tradizionale” cooperazione internazionale proseguirà. La Lombardia ha compiuto grossi sforzi per aumentare costantemente i progetti di cooperazione decentrata, gli interventi diretti e gli stanziamenti relativi: solo nel corso dello scorso anno sono stati sostenuti 40 progetti in 17 paesi africani con un apporto di quasi 4 milioni di euro, contribuendo così alla realizzazione di interventi in loco per un totale di 16,8 milioni di euro, prevalentemente nelle aree dell’educazione e della formazione professionale, della sanità, dell’ambiente e delle public utilities.


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