Famiglia

La Lombardia cancella il garante dell’infanzia

Istituito nel 2009 e mai nominato, ora la Giunta lo cancella

di Redazione

A tre anni dalla sua istituzione la giunta lombarda ha cancellato la figura del garante dei diritti dell’infanzia. Lo ha fatto a sorpresa all’interno del provvedimento su crescita e sviluppo, inserendo una norma che abroga la legge, approvata all’unanimità dal Consiglio nel 2009, di istituzione del garante dell’infanzia. La denuncia è di Sara Valmaggi, vicepresidente del Consiglio regionale.

Il garante in realtà dal 2009 ad oggi non è mai stato nominato tanto che, proprio in questi giorni, la Commissione Sanità avrebbe dovuto discutere una risoluzione che ne chiedeva finalmente l’approvazione e che avrebbe dovuto portare alla nomina del garante stesso. Con questa nuova norma, invece, si cancella il garante dell’infanzia: le sue funzioni saranno accorpate a quelle del difensore civico (che già dovrebbe svolgere anche il ruolo di garante dei diritti dei carcerati). Per la Valmaggi questo «tradisce completamente lo spirito della legge precedente, che prevedeva che il garante avesse requisiti di competenza in materia di diritti dell’infanzia e svolgesse anche un ruolo di coordinamento delle associazioni».

Immediata la reazione delle associaizoni impegnate a tutela dell’infanzia. Il PIDIDA Lombardia (Coordinamento delle Associazioni, ONG e realtà del Terzo Settore che operano Per I Diritti Dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia e nel mondo) infatti ha scritto di «apprende con viva preoccupazione l’ intenzione da parte della Giunta regionale della Lombardia di cancellare la figura del Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza» e affermato «la necessità di istituire una figura indipendente ed esclusivamente dedicata a cui affidare la promozione, la tutela dei diritti e il coordinamento e la valorizzazione degli organi e degli enti che si occupano di infanzia».


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