A settembre vorrei entrare in una capsula del tempo e risvegliarmi direttamente la mattina di Natale. Vorrei saltare tutti i passaggi dell’autunno: la casa da riassestare, i guardaroba dei bambini (magie dell’estate: sono cresciuti e non entrano più nelle cose che indossavano tranquillamente a giugno), gli asili e gli inserimenti, le vaccinazioni, l’iscrizione ai corsi sportivi, le tasse da pagare…le scadenze sono così tante che alla sera fisso l’agenda e ripasso le incombenze, la burocrazia, gli appuntamenti. Sono sicura al cento per cento che qualcosa sfuggirà, che arriverà una multa da pagare, che mi scorderò qualche figlio all’asilo.
E poi, c’è la città. Mi sono sempre detta che desideravo impegnarmi per cambiarla, per essere sempre una “cittadina attiva”, per mostrare ai miei figli che esistono comportamenti responsabili, come il rispetto delle cose comuni, che rendono le persone più felici. Poi torno e scopro che il negozio di cineserie sotto casa diventerà una sala scommesse, a pochi passi da una scuola superiore e con buona pace delle novità della legge in discussione in Consiglio dei Ministri.
I parchetti sono come li abbiamo lasciati: sporchi, pascolo e toilette dei cani, le strutture-gioco rotte e coperte di scritte, l’erba alta. Le strade sono il regno delle seconde file e del parcheggio sulle strisce e sui marciapiedi. Se faccio fatica io con il passeggino, mi spiego perché non vedo mai in giro nessuna persona in carrozzina. Mi sale alla gola un sospiro che vorrebbe buttare fuori anche l’anima.
Ma è settembre e non esistono capsule del tempo. Mi dico che il mondo non si può cambiare in un giorno e che i luoghi visitati d’estate erano belli anche (o proprio) perché…ero in vacanza. Al ritorno ho visto un film. Una commedia scarsetta, ma con una sceneggiatura molto brillante (firmata dall’autrice del “Diavolo veste Prada”), s’intitola “Come fa a far tutto?” e mostra una Sarah Jessica Parker in versione mamma lavoratrice (sempre glamour, però). C’è una scena molto divertente che vi propongo in una clip. S’intitola “La Lista”.
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