Sostenibilità

La lezione del vino:bpiù qualità buguale più fatturato

Parla Ermete Realacci, presidente di Symbola

di Redazione

Negli anni 80 l’industria enologica puntava tutto sulla quantità. Poi con lo scandalo etanolo, l’inversione di rotta. E oggi si esporta il 40% in meno, ma si incassa cinque volte tanto U n’allenza fra economia e ambiente: è quanto auspica Ermete Realacci, deputato del Partito democratico e presidente di Symbola, fondazione per le qualità italiane. Ecco il suo ragionamento: «L’ambientalismo è forte a patto che diventi parte integrante della sfida e delle speranze e, al limite, delle paure di un Paese e dia risposte a quelle sfide, quelle speranze, quelle paure». E ancora: «In questo senso il tema ambientale è un pezzo della scommessa per il futuro dell’Italia. Avviene anche negli altri Paesi non solo europei dove la lotta alle emissioni di CO2 è portata avanti proprio in difesa dell’ambiente e dell’economia».

Vita: La sensibilità ambientale però in crescita…
Ermete Realacci: La ricerca di qualità legata al territorio si è molto sviluppata in questi anni e ha caratterizzato la politica di molti soggetti, da Coldiretti a Slow food. L’agricoltura oggi sta scommettendo sul legame con il territorio e così facendo ottiene grandi risultati, proprio come a suo tempo fecero i produttori di vino.
Vita: Cioè?
Realacci: Il vino è un esempio paradigmatico. Negli anni 80 si puntava tutto sulla quantità. Poi, in seguito alle sofisticazioni criminali e dopo le vittime dell’etanolo, si è verificato un cambiamento di rotta molto significativo, non governato dalla politica ma dagli imprenditori che hanno puntato sui vitigni autoctoni. Oggi l’Italia esporta il 40% in meno, ma realizza un fatturato cinque volte più alto: lo scorso anno sono stati raggiunti i 3,5 miliardi di euro. Il percorso che ha fatto il vino lo sta facendo l’agricoltura. Chi parla di ogm non ha presente che, anche dal punto di vista competitivo, ci conviene lavorare sulla qualità. Questo è un processo che incrocia tante sensibilità ed è un processo parallelo allo sviluppo italiano. Come Symbola, assieme a Maurizio Lupi, stiamo organizzando a Fieramilano un evento (a maggio 2009) per portare avanti questa scommessa.
Vita: Ma i partiti si sono accorti di questo nuovo “fronte dei verdi”?
Realacci: I verdi non hanno questa impostazione. Ma la questione ambientale riguarda tutte le forze politiche: il Pd da questo punto di vista sta recuperando. Il Pdl, a differenza degli altri partiti di centrodestra europei, è ancora molto indietro.


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