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La lettera del direttore dell’ospedale di Aleppo al medico ucciso dalle bombe di Assad

La scorsa notte è stato bombardato un ospedale al-Quds gestito da Cicr e da Medici Senza Frontiere. Tra le vittime c'è anche l'ultimo pediatra di Aleppo, Wasem Maaz. A lui ha dedicato un ricordo il direttore dell'ospedale, il dott. Hatem. «Trascorrevamo sei ore al giorno insieme. Era cordiale, amichevole e aveva l'abitudine di scherzare molto con tutto il personale. Era il medico più amabile del nostro ospedale»

di Lorenzo Maria Alvaro

Cari amici,

sono il dottor Hatem, il direttore dell'Ospedale pediatrico di Aleppo. La scorsa notte, 27 persone fra personale medico e pazienti sono stati uccisi in un attacco aereo che ha colpito il vicino ospedale di Al Quds. Il mio amico dottor Muhammad Waseem Maaz, il pediatra più qualificato della città, è stato ucciso durante l'attacco. Lui abitualmente lavorava presso l'Ospedale pediatrico durante il giorno, mentre durante la notte prestava servizio presso la struttura di Al Quds, dove si occupava delle emergenze.

Il dottor Maaz e io trascorrevamo sei ore al giorno insieme. Era cordiale, amichevole e aveva l'abitudine di scherzare molto con tutto il personale. Era il medico più amabile del nostro ospedale.

Ora mi trovo in Turchia e anche lui avrebbe dovuto far visita alla sua famiglia qui dopo il mio ritorno ad Aleppo. Non li vedeva da quattro mesi.

Nonostante tutto, il dottor Maaz è rimasto ad Aleppo, la città più pericolosa del mondo, per devozione verso i suoi pazienti. Gli ospedali sono spesso tra i bersagli dalle forze governative e dalle forze aeree russe.

Giorni prima che un raid aereo ponesse fine alla vita del dottor Maaz, un altro attacco era stato registrato a soli duecento metri dal nostro ospedale. Quando i bombardamenti si intensificano, il personale medico si ripara al piano terra dell'ospedale portando con sé le incubatrici con i neonati al loro interno, per proteggerli.

Come tante altre vittime, il dottor Maaz è stato ucciso per aver salvato delle vite. Oggi vogliamo ricordare la sua umanità e il suo coraggio. Speriamo che questa storia possa essere condivisa, in modo che altri possano sapere che cosa sono costretti ad affrontare i medici ad Aleppo e in tutta la Siria.

Oggi la situazione è critica e Aleppo stessa potrebbe essere presto messa sotto assedio. Abbiamo bisogno che il mondo sappia.

Grazie per la vostra vicinanza
Dr. Hatem

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