Mondo

La legge è da aggiornare? Aibi lo chiede agli internauti

Sondaggio adozioni internazionali

di Antonietta Nembri

È stato lanciato da pochi giorni ed è online sul sito di Aibi – Amici dei Bambini un sondaggio che interroga gli internauti sulla necessità di cambiare la legge sulle adozioni internazionali. Presentando la domanda l’associazione fa un lungo excursus sulla legge 476/98, in vigore dal 2000, sottolineando innanzitutto «che in Italia si sta registrando una crisi del sistema delle adozioni internazionali e che la legge è in parte inadatta alla realtà attuale sull’accoglienza dei minori stranieri».
Aibi osserva che negli ultimi sei anni si è assistito a una progressiva riduzione di coppie disponibili all’adozione con una «conseguente riduzione delle idoneità rilasciate dai Tribunali stessi: stando all’ultimo rapporto statistico della Cai, la Commissione per le adozioni internazionali, i decreti sono passati da 6.237 nel 2006 ai 4.377 del 2009, mentre nel 2010 le idoneità sono scese a 3.548». Una causa importante di questa diminuzione sono i tempi lunghi dovuti, secondo la onlus, anche al fatto che l’idoneità è rilasciata dal tribunale per i minori, diversamente da quanto accade in tutta Europa dove è invece rilasciata a livello amministrativo, quindi in minor tempo.
Non manca poi un capitolo dedicato ai costi che, nonostante la possibilità di detrazione fiscale, rappresentano uno «dei principali motivi che potrebbe allontanare le coppie dal loro progetto adottivo». Ed è qui che Aibi sottolinea come «la richiesta di totale gratuità oltre a colmare una palese ingiustizia nei confronti delle altre genitorialità, avrebbe il risultato di incentivare le adozioni». Un ultimo punto che renderebbe opportuni alcuni perfezionamenti alla legge riguarda il sostegno alle famiglie nella fase post adottiva indicando nel rendere obbligatoria la consulenza psicologica dopo il rientro in Italia di genitori e neo figli una via per «ridurre i fallimenti delle adozioni».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA