Welfare

La legalità, un problema italiano

La sartoria della Cooperativa Alice impiega oggi, nelle carceri di San Vittore e Opera, circa 12 detenute

di Redazione

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è intervenuto di recente a Rebibbia sottolineando la necessità di «ripensare l?intero sistema sanzionatorio e di gestione della pena, la cui esecuzione deve avvenire offrendo le condizioni per favorire il suo reinserimento sociale». Ma il richiamo forse più importante di Napolitano è stato quello a «diffondere fra gli italiani la cultura della legalità», che è «il più formidabile strumento di prevenzione su cui possiamo fare leva». E allora è proprio in sintonia con queste raccomandazioni la testimonianza di un detenuto albanese, E. K., sulla sua esperienza italiana, che mette al centro esattamente questo, la difficoltà per gli immigrati di rispettare le regole in un Paese che le rispetta così poco: «Ricordo benissimo i primi tempi in cui sono venuto in Italia, e spalancavo gli occhi, curioso di imparare tutto dalla società occidentale. Ma poi sono andato a lavorare in un cantiere, e il padrone assumeva soltanto in nero, e infine mi dava sempre meno della somma pattuita. Andavo a dormire in un appartamento con altri sette connazionali e tutti ogni fine settimana pagavamo a una gentile signora 130mila lire per un letto. Durante la mia avventura italiana, certo non ho visto tutto questo alto senso di legalità, che oggi si richiede con grande rigore dagli stranieri».

Qui Milano
La sartoria della Cooperativa Alice impiega oggi, nelle carceri di San Vittore e Opera, circa 12 detenute, sino ad arrivare ad un totale di 25 a seconda dei periodi e delle necessità. Il laboratorio, nato nel 1992, ha realizzato costumi teatrali per conto del Teatro alla Scala, costumi per la Rai e per le reti Mediaset. Ora ha deciso di festeggiare i 15 anni dalla sua fondazione diventando un vero e proprio marchio di moda, grazie anche ai suggerimenti di grandi stilisti italiani. La prima stilista a ricoprire il ruolo di tutor sarà Anna Molinari e poi Prada, Alberta Ferretti, Mariella Burani e altri prestigiosi creatori di moda.

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