Famiglia

La Innocenti Library intitolata ad Alfredo Carlo Moro

La cerimonia si terrà domani, in ricordo del grande giurista che si dedicò all'infanzia

di Redazione

Domani, 24 novembre, a Firenze, la Biblioteca Innocenti Library viene intitolata ad Alfredo Carlo Moro, magistrato minorile e primo presidente del Centro nazionale. La cerimonia, anche in occasione del ventennale della Convenzione dei diritti del fanciullo, è un omaggio a colui che ha contribuito all’affermazione dei diritti dei bambini in Italia e alla creazione della Biblioteca.

 

La cerimonia si svolgerà alle ore 11,30 alla presenza delle autorità regionali e nazionali e verranno presentati i due fondi librari che, per volere delle famiglie di Alfredo Carlo Moro e di Angelo Saporiti, sono stati donati alla Biblioteca. Saranno presenti anche le famiglie Moro e Saporiti.

La Biblioteca Innocenti Library è stata costituita nel 2001. È nata come progetto di cooperazione fra l’ Istituto degli Innocenti di Firenze e il Centro di Ricerca Innocenti (Innocenti Research Centre) dell’UNICEF in accordo con il Governo Italiano e svolge il servizio di reference per il Centro nazionale.

Situata nel centro storico di Firenze nella sede dell’antico Ospedale degli Innocenti offre al pubblico un patrimonio di circa 19mila documenti sulle problematiche relative ai bambini e agli adolescenti.

Alfredo Carlo Moro, scomparso nel 2005, in Italia fu una delle personalità più autorevoli sui diritti dei bambini. È stato tra i creatori del Centro nazionale e figura di grande rilievo e un importante maestro per intere generazioni. Su incarico ministeriale nel 1968 costituì l’Ufficio studi documentazione e stampa del Consiglio superiore della magistratura.

Presidente del Tribunale per i minorenni di Roma dal 1969 al 1979, collaborò al progetto di riforma del diritto di famiglia che poi sfociò nella legge sull’adozione speciale del 1969. Nel 1973 divenne presidente dell’Associazione italiana dei magistrati per i minorenni e per la famiglia che aveva fondato con altri colleghi e amici.

Nel 1984 fondò e diresse per dodici anni la rivista interdisciplinare Il bambino incompiuto il cui sottotitolo era un manifesto del suo futuro impegno cioè un’attività “per una nuova cultura dell’infanzia e dell’adolescenza”.

Nel 1990 contribuì, con Telefono azzurro e con l’Ordine nazionale dei giornalisti, alla redazione della Carta di Treviso sui diritti dei minori nella stampa.

Nel 1996 Alfredo Carlo Moro così commentava la Convenzione delle Nazioni unite sui diritti del fanciullo: «Il bambino reale è divenuto un bambino declamato: una mera risorsa per i mass media; per la pubblicità; per il mercato del lavoro; per la criminalità organizzata; per gli appetiti sessuali di certi adulti. C’è dunque bisogno di una nuova cultura dell’infanzia e dell’adolescenza, una cultura dell’attenzione e del rispetto, una cultura della solidarietà e di un rapporto positivo fra le generazioni. Ogni adulto che viene a contatto con un bambino deve saper contribuire al suo difficile itinerario di crescita […] con disponibilità non invadente e con capacità di ascolto […]».

Moro, oltre che l’ispiratore del Centro nazionale, diede impulso anche alla creazione dell’Osservatorio per l’infanzia e al Piano d’azione per l’infanzia, progetti che vennero collocati nella legge 451/1997.

Info: www.minori.it


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