Cultura
La guerra non raccontata: Bush “blinda” i media
Il presidente ordine: massima riservatezza e informazioni date con il contagocce per evitare "fughe di notizie"
Durante la preparazione dell’attacco Usa all’Afghanistan non sono mancate fughe di notizie. Per questo il presidente americano George W. Bush ha imposto ai suoi ministri di restringere gli incontri con i membri del Congresso: da ora in avanti vi saranno ammessi solo il presidente del Parlamento, i quattri leader principali e i membri di grado più alto dei comitati d’intelligence di Camera e Senato. La notizia è artrivata alla Cnn da fonti riservate.
Bush ha anche convocato i quattro leader principali del Congresso per spiegare la sua decisione, dicendo che materiale riservato dei servizi segreti, di cui il Congresso era stato messo a parte, era arrivato ai giornalisti. In una nota datata 5 ottobre, Bush ha scritto ai vertici dei maggiori dipartimenti: “Questa prima mossa servirà a proteggere la vita dei nostri cittadini. Dobbiamo mantenere un adeguato livello di riservatezza per il successo dei nostri militari, dei servizi segreti e di tutte le forze dell’ordine e permettere ai vertici del Congresso di continuare ad essere sempre informati sugli sviluppi più importanti.”
La nota firmata dal presidente è stata inviata ai segretari di Stato, del Tesoro e della Difesa, al procuratore generale e ai direttori di Cia e Fbi.
Sotto il titolo “Divulgazione al Congresso” il presidente ha scritto che solo i capi dei dipartimenti e delle agenzie o i funzionari espressamente nominati dal Congresso possono dare istruzioni ai membri del Congresso stesso, relative a informazioni riservate. “Questo provvedimento sarà in vigore fino a quando non riceverete ulteriori istruzioni da parte mia” conclude Bush nella nota. I democratici del Congresso più in vista, il leader di maggioranza al Senato Tom Daschle, deputato del South Dakota, e il leader di minoranza della Camera Dick Gephardt, deputato del Missouri, hanno espresso la loro approvazione per la nuova politica del Presidente. “Bush me ne ha parlato e mi trova perfettamente d’accordo – ha detto Daschle – purtroppo non c’è altra scelta: certe persone non sanno tenere la bocca chiusa”.
Benché non sia del tutto contraria alle direttive di Bush, Nancy Pelosi, deputato della California, democratico più alto in grado del House Intelligence Committee, la commissione Usa che si occupa della sicurezza, dice di sperare che ci sia una certa “proporzione” in questa linea. Ci sono alcune informazioni, ha spiegato la donna, cui solo i membri del comitato dovrebbero avere accesso e altre che andrebbero comunicate a tutti i membri del Congresso. Pelosi, che continuerà ad avere accesso al materiale riservato, dice che il flusso di informazioni aiuta i membri a mantenersi sempre informati delle linee politiche del presidente. (Cnn)
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