Economia
La Gran Bretagna s’appella alle norme Ue
“Out of the Shadows - Uscire dall'ombra”, il rapporto pubblicato da Social Enterprise UK richiama la nuova legislazione europea. Che apre spazi davvero molto vasti
di Andrea Vecci
È opportuno seguire gli sviluppi inglesi informando i nostri lettori di come la società civile europea possa riportare gli interessi collettivi al centro dei servizi pubblici e non quelli dei soliti affaristi.
Occorre farne argomento di dibattito comune anche in Italia. Il mercato dei servizi pubblici è inibito oggi al non profit, ma è una di quelle condizioni eco-sistemiche per riportare trasparenza e utilizzare gli utili per lo sviluppo del welfare e dell'educazione.
Le nuove norme UE consentono l'introduzione di meccanismi di governance innovativi per i servizi pubblici nell'interesse della Comunità. Gli enti pubblici devono agire su questa nuova flessibilità per garantire che agli utenti siano date una maggiore influenza nella governance dei loro servizi pubblici.
* Le nuove regole dell'Unione Europea “riconoscono che il mercato dei servizi pubblici non sempre mette le persone al primo posto”;
* Leggi “significative” a favore delle imprese sociali “potrebbero creare maggiore pluralità”;
* Proposta di nuove regole che dovrebbero entrare in vigore nel Regno Unito il prossimo anno (2014)
* includere le valutazioni di scarso rendimento prodotte dall'ultimo appaltatore nel caso si ricandidi a gestire il medesimo servizio pubblico;
* riservare esclusivamente alle Imprese Sociali la partecipazione ad appalti nei settori della salute, dei servizi sociali e culturali per un periodo limitato di tempo.
[n.d.t. Si prevede che salirà a 140 miliardi di sterline entro il 2014, era pari a 82 miliardi di sterline nel 2011 nello studio “The Size of the UK Outsourcing Market Across the Private and Public Sector”, Oxford Economics , Aprile 2011]
Ma, secondo gli attivisti di Social Enterprise UK, le vere modifiche alle strategie – tra cui le nuove norme UE – potrebbero contribuire a riequilibrare i mercati del settore pubblico in particolare di operare nell'interesse pubblico, non privato, e consentire un maggiore ruolo per le imprese sociali, cooperative e società di mutuo soccorso.
* Nel mese di maggio 2013, il Ministero della Giustizia ha ritardato l'ulteriore esternalizzazione di cinque carceri al settore privato a seguito di rivelazioni che G4S e Serco stavano ancora monitorando con sistemi di controllo elettronico criminali che erano invece tornati di nuovo in prigione, o si erano fatti rimuovere il sistema di controllo elettronico, o avevano lasciato il paese o erano addirittura morti. Entrambe le aziende sono state poi poste sotto inchiesta da parte del Serious Fraud Office.
* Nel luglio del 2013, è emerso che due dei tre carceri che hanno ricevuto il rating più basso dal Difensore Civico sono state gestite dal settore privato. Il Difensore Civico per le Carceri informa che il settore privato gestisce 14 prigioni nel Regno Unito, mentre lo scorso anno erano 12. Secondo il Prison Reform Trust, questo rende il sistema carcerario del Regno Unito il più privatizzato in Europa, con una più alta percentuale di prigionieri detenuti in prigioni private nel Regno Unito rispetto agli Stati Uniti.
* Nel mese di luglio 2013, la portata degli effetti delle riforme del SSN ha iniziato a farsi sentire quando 160 nuovi contratti per un valore 5 milioni di sterline sono stati messi a bando tra cui servizi ospedalieri, per la salute mentale e per la comunità. Leggi l'articolo del Financial Times
* Le statistiche rilasciate da Ofsted nel settembre 2013 mostrano che un terzo delle case di cura residenziali per bambini non soddisfano gli standard di qualità minimi del governo, incluse 63 case di cura private per bambini. Il settore privato ora gestisce il 65% delle case residenziali per bambini.
1) Nonostante un inizio promettente in seguito all'introduzione di “Public Services (Social Value) Act – Decreto sui Servizi Pubblici (Valore Sociale )” e al benvenuto nell’accogliere i cambiamenti al diritto dell'Unione europea, Social Enterprise UK ritiene che la legge dovrebbe essere rafforzata. In particolare:
* gli enti pubblici dovrebbero essere obbligati a rendere conto di come venga generato il valore sociale nelle loro deleghe e negli appalti;
* il decreto dovrebbe essere esteso all'acquisto di beni e opere e alla gestione dei beni, inclusi gli investimenti e dismissioni di capitale, di terreni e di altri beni;
* il decreto dovrebbe essere supportato da un Regolamento di Indirizzo;
* al decreto dovrebbero essere dati maggiori “denti” per garantirne l’attuazione
2) Il “Freedom of Information (FOI) Act – Legge sulla Libertà di Informazione” e i poteri che supportano la trasparenza hanno urgente bisogno di revisione. La libertà di informazione dovrebbe essere estesa alle aziende che forniscono servizi pubblici (tenendo conto della proporzionalità e di tempi adeguati).
3) Dovrebbe essere istituito un organo indipendente di controllo dell’amministrazione per esaminare le decisioni prese ed evitare la concorrenza sleale, con sufficiente peso e potere per sfidare e rovesciare le decisioni dipartimentali ed emettere sanzioni.
4) L'UE ha ben iniziato, chiarendo che le valutazioni delle prestazioni riferite a contratti precedenti possono essere esplicitamente pesate come parte del processo decisionale nell’appalto. Questo deve diventare una norma di rigore, quando le autorità pubbliche valutano le offerte.
5) I Libri Contabili Aperti devono essere tenuti per tutti i contratti del settore pubblico superiori alle 250 mila sterline.
di Andrea Vecci da valori.it
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