Economia
La gift box con i prodotti di Verbumcaudo, nel feudo confiscato da Falcone
Attraverso l’incontro fra la Cooperativa Sociale Verbumcaudo e l’azienda MadoniEat, si potranno assaggiare per la prima volta i prodotti simbolo di una storia di riscatto e rinascita sociale. È qui infatti che 11 ragazzi hanno fondato la loro cooperativa su terreni che furono del boss Michele Greco, bene che fu sequestrato nel 1987 dall’allora giudice istruttore Giovanni Falcone
di Redazione
L’avvento del Natale aggiunge un nuovo tassello al mosaico che compone la lunga storia del Feudo Verbumcaudo. Finalmente, grazie all’incontro fra la Cooperativa Sociale Verbumcaudo e l’azienda MadoniEat, si potranno assaggiare per la prima volta i prodotti simbolo di una storia di riscatto e rinascita sociale.
Sequestrato nel 1987 dall’allora giudice istruttore Giovanni Falcone alla famiglia mafiosa dei Greco di Ciaculli, il Feudo Verbumcaudo (150 ettari e parte di una masseria nel territorio di Polizzi Generosa) rimase però per lungo tempo inutilizzato. Nel gennaio del 2019 il bene, acquisito dal patrimonio immobiliare regionale nel 2011, viene finalmente dato in gestione ad una cooperativa di giovani madoniti, grazie ad un progetto fortemente voluto dal Consorzio Madonita Legalità e Sviluppo.
I ragazzi si mettono subito a lavoro e quest’anno, grazie a un progetto di valorizzazione sostenuto da Fondazione CON IL SUD e Fondazione Peppino Vismara, attraverso il bando Beni confiscati 2019, per la prima volta da quando il feudo è stato sottratto alla mafia, sono riusciti a fare le prime produzioni: i primi pacchi di pasta realizzata con il grano coltivato nei terreni sequestrati, la salsa di pomodoro, le lenticchie. La grande soddisfazione dei ragazzi si scontra però ben presto con una nuova difficoltà: la mancanza di una rete commerciale per poter mettere sul mercato i loro prodotti. Ma l’incontro con altri due giovani madoniti, Mario Notararigo e Federico Vena, tornati dal nord (dove avevano entrambi un contratto a tempo indeterminato) per investire sui prodotti della loro terra, ha risolto anche quest’ultimo problema, mettendo a disposizione a titolo gratuito la loro piattaforma di e-commerce per commercializzare i “frutti della legalità” all’interno di una “Gift Box”, un pacco regalo esclusivamente dedicato ai prodotti a marchio Verbumcaudo, che potrà essere spedito in Italia e all’estero, per raggiungere le case di tutti coloro che, per queste festività, vorranno mettere in tavola un pezzo di antimafia.
«Sposare il progetto dei ragazzi della Cooperativa Sociale Verbumcaudo per noi è stato del tutto naturale – affermano Mario Notararigo e Federico Vena, titolari che hanno messo a disposizione del progetto la piattaforma di e-commerce di madonieat.it -. Quando da Milano abbiamo deciso di tornare in Sicilia, nonostante una posizione lavorativa stabile e gratificante, evidentemente non lo abbiamo fatto solo per ragioni economiche ma per la voglia di metterci in gioco nella nostra terra, per la nostra terra. Esattamente quello che stanno facendo i ragazzi di Verbumcaudo».
«La mission di Verbumcaudo, Coltivare comunità seminare futuro, è in continua evoluzione e oggi la nostra azione si incrocia con quella dei ragazzi di MadoniEat – spiega Luca Li Vecchi, presidente della Cooperativa Sociale Verbumcaudo -. A poco meno di due anni dalla costituzione della Cooperativa, entra nel vivo il percorso di restituzione a tutti i cittadini onesti di un bene confiscato, legittimi proprietari di Verbumcaudo. Questa partnership ci permette di raggiungerli in tutto il mondo con prodotti biologici certificati di altissima qualità provenienti da questa terra, frutto del lavoro duro ed etico di un gruppo di ragazze e ragazzi delle Madonie. A dimostrazione – continua Luca Li Vecchi – che si può partire da un bene confiscato per dare lavoro, concreta risposta alla più grande delle esigenze della nostra generazione.Percorsi e storie differenti ma obiettivi comuni: restare per valorizzare il nostro territorio».
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.