Formazione
La gestione delle risorse umane per la sostenibilità dell’organizzazione
Si è svolto a Milano il seminario, promosso da Fondazione Sodalitas e MIP Politecnico di Milano e dedicato a come, e perché, integrare in azienda le dimensioni della Gestione HR e della Sostenibilità
Si è svolto il 20 marzo a Milano il seminario “La gestione delle risorse umane per la sostenibilità dell’organizzazione”, promosso da Fondazione Sodalitas e MIP Politecnico di Milano e dedicato a come, e perché, integrare in azienda le dimensioni della Gestione HR e della Sostenibilità.
Come costruire “Sustainable work organisations”. Questo è il tema trattato da Mari Kira, Professor and Academy Research Fellow Helsinki University of Technology e punto di riferimento accademico a livello internazionale sul tema. Come emerge dalla letteratura scientifica internazionale, investire nella capacità di rigenerare le proprie risorse, quelle umane anzitutto, è funzionale al raggiungimento degli obiettivi di business dell’impresa. Mantenere elevato il livello di coinvolgimento (engagement) dei propri collaboratori passa attraverso il presidio costante di tre dimensioni fondamentali: il senso del lavoro, il benessere psicologico, la consapevolezza di avere le risorse per svolgere il proprio ruolo.
Tre concetti richiamati anche dalle due ricerche empiriche presentate da Marco Guerci, Ricercatore presso l’Università degli Studi di Milano e Direttore del Corso Executive in Advanced HRM del MIP Politecnico di Milano. La prima, condotta su un campione di 89 manager italiani – 48 CSR/Sustainability Manager e 41 HR Manager – ha fatto emergere che le due popolazioni manageriali hanno percezioni non del tutto coincidenti su quali processi HR siano più funzionali ad attuare gli obiettivi di Sostenibilità dell’azienda: mentre i Sustainability manager considerano centrale il ruolo dei sistemi di compensation, da allineare alla strategia di Sostenibilità, e di Employee caring, gli HR manager ritengono che l’aspetto su cui focalizzarsi debba soprattutto essere lo sviluppo delle competenze e le condizioni fisiche di lavoro.
Un punto fortemente condiviso è il fatto che orientare i comportamenti delle persone verso gli obiettivi di sostenibilità dell’impresa incoraggia le persone a fare più di quanto espressamente richiesto dall’impresa, cioè a mettere in campo quello “sforzo discrezionale” che può fare la differenza anche in termini di business e di competitività.
La seconda indagine, realizzata intervistando 35 Direttori delle Risorse Umane di grandi imprese italiane, ha messo in luce che l’interesse della maggior parte degli intervistati risulta focalizzato su stakeholder diversi dai dipendenti: top management, azionisti e investitori, organi di controllo, manager di linea.
Gli HR manager intervistati da un lato condividono l’importanza che la funzione risorse umane sviluppi un approccio maggiormente multistakeholder, al tempo stesso sottolineando che ciò è possibile a condizione che questo approccio sia condiviso e praticato dall’impresa nel suo complesso.
“La sostenibilità dell’impresa, oggi – ha dichiarato Marco Guerci – è un elemento talmente importante che tutti i manager e tutti i lavoratori sono chiamati ad orientare in tal senso le loro scelte quotidiane. Affinché questo accada è necessario che, insieme al lavoro dei manager deputati al tema della sostenibilità, anche i Direttori delle Risorse Umane forniscano il loro contributo nell’indirizzare i comportamenti e gli orientamenti valoriali di tutti i membri dell’organizzazione. Questo ha due grandi implicazioni. In primo luogo, dato che in pochi casi la sostenibilità rientra nei percorsi formativi di chi si occupa di gestione delle risorse umane, è necessario che questi manager siano formati alla sostenibilità e ai suoi principali approcci e strumenti. In secondo luogo, dato che il tema è molto “giovane”, è necessario organizzare processi di ricerca che forniscano indicazioni alle imprese in merito alle scelte più efficaci in tal senso”.
La seconda parte del seminario ha ospitato le testimonianze di tre imprese aderenti a Fondazione Sodalitas, che hanno presentato percorsi concreti per integrare gestione HR e Sostenibilità.
Sono intervenuti: Liliana Gorla, Human Resources Responsabile Talent Acquisition Siemens Italia; Gabriella Zafferri, Innovation & Sustainability Officer di Solvay Italia; Corrado Biumi, Direttore Risorse Umane Gruppo Feralpi.
Giuseppe Pitotti, Responsabile per Fondazione Sodalitas dell’Osservatorio Risorse Umane nel Nonprofit, ha sottolineato il filo rosso che lega le tre esperienze aziendali: “I comportamenti che fanno la Sostenibilità dell’impresa sono quelli praticati ogni giorno dalle persone che lavorano nell’organizzazione. Il top management non deve solo incoraggiare questi comportamenti nei collaboratori, ma anzitutto adottarli per se stesso. Le risorse umane devono partecipare all’elaborazione di strumenti credibili, come ad esempio il codice etico, che possano contribuire a prevenire opportunismi e a gestire i conflitti di interesse specifici dell’organizzazione in cui operano”.
In conclusione di evento, Fondazione Sodalitas e MIP Politecnico di Milano hanno sottolineato in modo condiviso l’importanza di condurre ricerche che, coinvolgendo un numero più ampio di imprese, esplorino in modo ancora più approfondito le opportunità derivanti dall’integrazione fra la gestione HR e la Sostenibilità e con quali processi implementare questo approccio.
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