Economia

La Fondazione Bellisario sbarca in Toscana

Domani in programma il primo convegno che sarà l’occasione per presentare i dati sull’imprenditoria femminile regionale

di Redazione

Si intitola “Donne Soggetto: un obiettivo condiviso?” l’incontro organizzato domani a Firenze (dalle 17.30, nella Sala Botticelli dello Starhotels Michelangelo, in viale Fratelli Rosselli) come primo evento pubblico della neo sezione toscana della Fondazione Bellisario, nata nel 1989 da un’idea di Lella Golfo per ricordare Marisa Bellisario, amministratore delegato dell’Italtel, la prima manager donna che l’Italia ricordi. L’iniziativa è stata presentata a Palazzo Vecchio dall’assessore all’Educazione Rosa Maria Di Giorgi, dall’assessore alle Pari opportunità Elisabetta Cianfanelli, da Regina Schrecker, responsabile Fondazione Bellisario Toscana e Luigia Tauro, responsabile giovani della Fondazione.

La Fondazione Marisa Bellisario annovera oggi più di mille associate e più di cinquemila contatti con imprenditrici, manager e professioniste, una rete in tutta Italia e una consolidata lobby al femminile. La sua mission è promuovere le capacità e professionalità femminili, nella convinzione che esistano potenzialità inespresse e allo stesso tempo che la volontà di emergere delle donne si scontri contro troppi ostacoli; si impegna, pertanto, a sostenere le donne nella realizzazione dei loro percorsi di carriera e nell’affermazione di condizioni di pari opportunità, richiamando costantemente l’attenzione del mondo politico, delle istituzioni, dell’imprenditoria e del mondo del lavoro su idee e progetti innovativi. Impegno sociale, nuove tecnologie, comunicazione, economia e finanza, responsabilità sociale d’impresa sono fra gli argomenti trattati negli studi e nelle ricerche a livello nazionale.

La Fondazione ha iniziato la sua attività promuovendo e organizzando il premio Marisa Bellisario, ideato dalla presidente Lella Golfo, che in questi anni ha assegnato quasi 400 “mele d’oro” a valorose imprenditrici e manager nei diversi settori dell’economia, della politica e delle professioni. Il premio è giunto alla sua 23ª edizione. «Sarà un’occasione – hanno sottolineato gli assessori Di Giorgi e Cianfanelli – per parlare di lavoro, discriminazioni, pregiudizi, ma anche di opportunità. Per fare fronte comune, sull’onda della legge sulle quote di genere nei consigli di amministrazione delle società. L’obiettivo è sempre lo stesso: equilibrare le differenze di genere nel mondo del lavoro. Una battaglia estremamente urgente vista la situazione difficile nella quale si trova il nostro Paese».

«La Fondazione Belisario – ha annunciato Rosa Maria Di Giorgi – sarà coinvolta ne “Le Chiavi della Città”’, il ciclo organizzato dall’assessorato all’educazione che comprende percorsi formativi per la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Vogliamo partire dai bambini iscritti alla scuola all’infanzia per diffondere la cultura delle pari opportunità e abbattere gli stereotipi».

«Quella di venerdì prossimo a Firenze è un’occasione importante – ha dichiarato Lella Golfo, Presidente della Fondazione Bellisario, nonché prima firmataria delle legge sulle quote di genere nei cda appena approvata in Parlamento – per fare il punto sulle conseguenze e sui risvolti pratici di un provvedimento che vorrei definire epocale. Per la prima volta in Italia le quote di genere saranno obbligatorie e non solo nelle società quotate ma nella miriade di controllate da Regioni, Provincie e Comuni. Ed essendo un provvedimento transitorio è importante che durante i tre mandati consecutivi previsti dal testo normativo la “svolta” di genere ai vertici diventi realtà. Per questo, la Fondazione Bellisario, oltre alla campagna Mille Curricula Eccellenti che sta riscuotendo uno straordinario successo, ha avviato un forte rilancio delle iniziative sul territorio. A partire proprio dalla Regione Toscana dove, con le responsabili Regina Schrecker e Luigia Tauro, presenteremo un fitto calendario di attività. Oltre alla mia personale determinazione è stata la forza del nostro network a consentire il raggiungimento di un traguardo storico». «Da qui – ha concluso Lella Golfo  – dobbiamo partire per potenziare ulteriormente la nostra rete di manager, professioniste e imprenditrici, affinché l’attenzione sulle tematiche femminile resti alta e le donne divengano protagoniste delle politiche di sviluppo dei singoli territori».


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