Famiglia
La folla dei meninos
Il cristallo dellinfanzia brasiliana si è infranto a metà degli anni 80 dopo lavvento della democrazia che, per milioni di persone, non ha portato né pace né benessere, ma solo violenza e miseria
Il cristallo dell?infanzia brasiliana si è infranto a metà degli anni ?80 dopo l?avvento della democrazia che, per milioni di persone, non ha portato né pace né benessere, ma solo violenza e miseria. Oggi sono 32 milioni i bambini che vivono sotto la soglia della povertà e 5 milioni i bambini di strada.
Rappresentano la cattiva coscienza del paese e sono vittime di una cultura autoritaria, ereditata dalla dittatura, che utilizza la violenza per prevenire la criminilità. Il fenomeno dei bambini di strada è molto oscillante, dipende molto dal numero di ribellioni e fughe che quasi quotidianamente hanno luogo nei carceri minorili che sono dei lager dove la tortura sostituisce spesso l?educazione. I meninhos da rua provengono da famiglie disintegrate che non possono mantenerli e sulla strada si mantengono in gruppi, muovendosi in branchi, dormendo di giorno e facendo piccoli furti o spacciando droga per i paes da rua, i cosiddetti ?padri della strada?, trafficanti di piccolo cabotaggio.
Obiettivo principale della violenza della polizia (chi si ricorda dei bambini trucidati a Rio perché non avevano pagato il biglietto dell?autobus?), sono a loro volta espressione della stessa violenza in cui sono cresciuti. A Rio de Janeiro, più che a San Paolo, sono molto numerose le bande di minorenni che si muovono per la città con perfetta conoscenza delle tattiche di guerriglia urbana, con tanto di nomi di battaglia e una lista innumerevole di martiri caduti sotto il fuoco incrociato con la polizia.
Il governo socialdemocratico di Fernando Henrique Cardoso ha promosso un piano di riforma per favorire la tutela dei diritti umani e ha istituito addirittura un ministero per i minori, ma il Brasile è da sempre terra divisa in due: da una parte si varano le migliori leggi possibili e dall?altra si contano i morti. La maledetta consuetudine all?ingiustizia è invincibile.
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