Formazione
La filosofia val bene un concorso
Mille studenti delle superiori si danno appuntamento a Roma per le giornate finali delle Romanae Disputationes: team da tutt'Italia porteranno i loro elaborati. Un'esperienza originale di didattica che va oltre i modi tradizionali di studiare
di Redazione
Appuntamento per il 16 e 17 marzo: un migliaio di studenti delle scuole superiori provenienti da tutt’Italia si danno appuntamento a Roma per partecipare ad un concorso di filosofia. Proprio così. Come sta ascritto sul sito dei promotori, «il Concorso Romanae Disputationes intende risvegliare l’interesse alla filosofia e sviluppare le capacità critiche e dialettiche degli studenti della scuola secondaria superiore attraverso un percorso di studio e di confronto, aperto a tutti gli orientamenti culturali, da realizzare in collaborazione con il mondo universitario, ponendo a tema le grandi domande che la filosofia offre all’uomo contemporaneo». Tema del concorso di quest’anno, La natura del bello.
Romanae Disputationes è un’idea promossa da un’associazione di docenti di scuola superiore, ricercatori universitari e liberi professionisti, nata nel maggio 2012, l’associazione Tokalon-Didattica per l’eccellenza. Romanae Disputationes si inquadrano pienamente in questa mission: offrire un’occasione per innovare il modo tradizionale di studiare filosofia, attraverso un approccio tematico e non soltanto storico. In questo si vuole favorire nei partecipanti lo sviluppo della capacità di sintesi e dell’esercizio della scrittura filosofica e promuovere una conoscenza profonda e appassionata dei problemi filosofici.
Romanae Disputationes è un’iniziativa rivolta a tutti gli studenti del triennio. Interessante il meccanismo messo a punto: per partecipare bisogna costituirsi in team. Ciascun team deve essere composto da un numero di studenti (cioè più di uno) evitando che il gruppo coincida con una classe intera. Il team deve essere composto in modo da rendere significativo il contributo apportato da ciascun partecipante: un aspetto che i partecipanti hanno dovuto esplicitare nella relazione accompagnatoria) Il team deve essere seguito da almeno un docente referente che segue i lavori del gruppo.
Venerdì e sabato si concluderà il concorso 2017/2018 con la proclamazione dei team vincitori, ai quali andranno premi in buoni acquisto libri di 250 e 500 euro (15 premi, per gli elaborati scritti e per quelli in formato video). Sarà anche l’occasione per ascoltare e confrontarsi su alcune riflessioni sul tema del bello affidate a docenti come Sergio Givone, Costantino Esposito e Elio Franzini. A Roma i team prenderanno parte alla premiazione degli elaborati scritti e dei video presentati per il concorso, ai seminari di discussione Age Contra, nonché alle visite guidate Romana Itinera. «L’esito è stato stupefacente», aveva scritto un docente, Pietro Pizzi, al termine del concorso dello scorso anno, dedicato al tema della giustizia. «Il cammino compiuto è stato una scoperta continua, che ha provocato tutti i ragazzi a cercare di scoprire come esprimere l'esperienza personale della giustizia attraverso le parole degli antichi filosofi».
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