Leggi
La figlia come colf? È possibile, ma…
Il valore dei contributi versati é in rapporto alle ore settimanali di prestazione lavorativa e alla retribuzione percepita
di Redazione
Versando i contributi a mia figlia come ?collaboratrice domestica?, tali contributi sono validi per una eventuale pensione futura e in che modo? Mario C. (email)
L?Inps inserisce tra le categorie particolari i lavoratori domestici parenti o affini del datore di lavoro che prestano attività lavorativa subordinata e retribuita o che si occupano dell?assistenza di invalidi o ciechi (per quest?ultimo caso è riconosciuto come lavoratore domestico anche il coniuge).
Il valore dei contributi versati è in rapporto alle ore settimanali di prestazione lavorativa e alla retribuzione percepita che in questo settore è spesso frutto di pattuizione tra le parti e che non può essere inferiore ai minimi contrattuali. Il versamento di contributi per lavoro domestico può portare per esempio in 20 anni per almeno 25 ore settimanali di prestazione lavorativa a una pensione di valore molto basso, di importo spesso inferiore alla pensione minima, riteniamo quindi come organizzazione sindacale che sia una strada non percorribile se l?obiettivo è versare contributi per una persona giovane e disoccupata per l?ottenimento di una ?rendita? futura.
Pur consapevoli della difficoltà ?d?ingresso?nel mercato del lavoro, consigliamo alla persona di rivolgersi ai centri per il lavoro pubblici e privati presenti nel territorio per la ricerca attiva di lavoro attraverso i percorsi di orientamento, formazione, incrocio domanda offerta di lavoro.
Ufficio politiche sociali e mercato del lavoro – Cisl Milano
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.