Famiglia

La Fiat per “risorgere” punta sul capitale umano

Presentato oggi il nuovo organigramma. Domani Montezemolo incontrerà i 50 manager più promettenti, con età compresa tra 30 e 40 anni

di Francesco Maggio

Rimotivare il management e promuovere nuovi talenti, facendo leva sull’esperienza di successo e sull’entusiasmo costruito alla Ferrari. E? questa una delle ricette ideate da Luca Cordero di Montezemolo per risollevare le sorti della Fiat, spiega oggi il ‘Financial Times’ nella rubrica ‘European Comment’, rimarcando che l?attuale presidente del gruppo torinese, all’inizio degli anni ’90, aveva gia’ preso le redini di un Cavallino in forti difficoltà. Un primo passo, prosegue il quotidiano britannico, è stato compiuto da Montezemolo e dal nuovo amministratore delegato, Sergio Marchionne, rinnovando la gamma dei modelli. Ma adesso è giunta l’ora di mettere mano al management del Lingotto, la cui struttura ricorda la ”burocrazia del Cremlino”. Il nuovo tandem alla guida del gruppo torinese, infatti, ha ”capito rapidamente che i problemi della Fiat non dipendono solo da modelli che si vendono poco, ma anche da un sistema di management burocratico. L’Italia potra’ essere anche ricca quanto a meccanici competenti, ma e’ povera di manager”. Per questo, dopo la presentazione del nuovo organigramma avvenuta oggi, domani Montezemolo incontrerà i 50 manager più promettenti del gruppo, tutti fra i 30 e 40 anni. In definitiva, osserva il ‘Financial Times’, il successo della Fiat dipenderà dalla sua ”capacità di sviluppare una nuova e dinamica generazione di manager che guidi il settore auto”.


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