Famiglia

La festa vista dal Centro aiuto uomini maltrattanti

La riflessione di Mario De Maglie, socio fondatore e coordinatore del Centro di Ascolto Uomini Maltrattanti

di Redazione

Ecco la riflessione che il dottor De Maglie ha pubblicato sul suo blog, www.aiutopsicologicofirenze.it 

Fino a pochi anni fa, come per, credo, quasi ogni uomo, l’8 Marzo era per me l’occasione per fare auguri a tutte le  amiche e classica era la mimosa da regalare almeno a quelle che, in qualche modo sentivi più care e vicine. Era divertente e piacevole e credevo davvero che ciò costituisse un omaggio all’altro sesso.

Poi, circa 3 anni fa, ho cominciato a intraprendere un percorso di formazione e di lavoro sulle tematiche della violenza domestica, ho conosciuto e lavorato con molti uomini autori di violenza ed ho avuto modo anche di conoscere la realtà delle vittime e, pian piano, mi son trovato ad essere sempre più riflessivo sulle tematiche di genere. 

Mi sono chiesto così che significato abbia realmente questa Festa della Donna e non tanto sul giusto spirito e cause che l’hanno vista nascere, ma su come è realmente sentita nella nostra società oggi.

Nel mio lavoro vedo la sofferenza e la rabbia degli uomini e la loro incapacità di controllarsi, vedo come le donne spesso siano private da loro delle più elementari libertà, ascolto ed intuisco figli che soffrono perché il babbo e la mamma “litigano” e che imparano che è così che la vita familiare è, assicurando la tendenza a ripetere determinati atteggiamenti e comportamenti. Cosa c’è di questo nella Festa delle Donne così come la vedo vivere in molte situazioni? Niente! È invece questo ciò che si dovrebbe in qualche modo mettere in evidenza, è qui la reale disparità di genere esistente.

 

Per molti il 9 Marzo riprende da dove si era lasciato il 7 Marzo, in pochi mettono un po’ di 8 Marzo nel resto del mese e nel resto dell’anno. Ha senso questo? Per me no. Forse la domanda giusta non è tanto “Perché esiste una festa della donna?” quanto “Perché non esiste una festa dell’uomo?”.

La mia  risposta è perché all’uomo non interessa, ha già tutto il resto dell’anno e dà al sesso opposto questo contentino. Sono invece convinto che ricorrenze come il 25 Novembre “Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne” debbano sempre avere più risalto perché mettono in evidenza, con dati allarmanti, quello che realmente accade alla condizione femminile.


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