Sostenibilità

La febbre dei prezzi è passata Ma l’Italia è ancora malata

Intervista a mister Prezzi

di Redazione

Inflazione in discesa,
ma scontrini ancora
più salati della media europea. Il rischio di questi mesi si chiama «vischiosità».
Luigi Mastrobuono, nuovo garante, si impegna a vigilare.
E invita i consumatori
a fare altrettanto:
«La prima arma
è l’informazione»di Daniela Verlicchi
Crisi o non crisi, i cartellini non cambiano. Fresco di nomina (il 12 febbraio scorso tra qualche polemica, vedi box), il nuovo Mister Prezzi, al secolo Luigi Mastrobuono, intervistato da Consumers’ Magazine lancia l’allarme «vischiosità dei prezzi»: in Europa sono scesi, per effetto della crisi economica e dell’abbassamento delle quotazioni di petrolio e materie prime; in Italia molto meno. E allora che fare? Prima regola: informarsi, magari attraverso il sito dell’Osservatorio sui prezzi (www.osservaprezzi.it) che, annuncia Mastrobuono, tra breve inizierà anche ad occuparsi delle tariffe delle utilities locali.

Consumers’ Magazine: L’Osservatorio prezzi e tariffe: che scopo ha e in che modo tutela i consumatori dal caro prezzi?
Luigi Mastrobuono: L’Osservatorio prezzi e tariffe (attivo dal 2004) vuole essere un sistema per il monitoraggio dei beni e servizi di largo consumo ed ha l’obiettivo di fornire, con continuità e tempestività, informazioni sul livello dei prezzi, sulla loro dinamica e sulla loro variabilità territoriale. Sul sito www.osservaprezzi.it è disponibile una serie di banche dati che consentono agli utenti di verificare i prezzi praticati alle varie fasi della filiera distributiva.CM: Come è composto il paniere dei prodotti monitorati dall’Osservatorio?
Mastrobuono: Sul sito vengono pubblicati i prezzi al consumo, rilevati a livello nazionale, di un paniere di beni e di servizi, individuato di concerto con l’Istat, che rispecchia le voci di spesa più comuni delle famiglie italiane. Attualmente monitoriamo 103 beni e servizi, distribuiti su 52 capoluoghi di provincia.CM: I cittadini sono correttamente informati sul livello dei prezzi al consumo?
Mastrobuono: Nel passato abbiamo assistito ad una serie di allarmi che hanno ingenerato molta confusione ed a previsioni di istituti di ricerca che sono poi state clamorosamente smentite. Tra esse, ricordo un “allarme gelate” del febbraio 2008 con conseguente impatto sui prezzi dell’ortofrutta. In pochissimi giorni si scoprì poi che non c’era né la gelata, né i paventati rincari ma intanto chi voleva cogliere l’occasione per aumentare un poco i prezzi ha potuto farlo.CM: E oggi quali strumenti informativi sono disponibili per difendersi da prezzi gonfiati?
Mastrobuono: Se i consumatori sono più consapevoli, ne guadagna tutto il sistema. Ognuno di noi ha una serie di fonti informative a cui attingere: dal passaparola alle informazioni sui media, dalle campagne pubblicitarie ai siti internet. A partire dalla prossima stagione estiva, sul sito dell’Osservatorio sarà anche disponibile un monitoraggio sui prezzi praticati dagli stabilimenti balneari.CM: Qual è il pericolo principale in questa fase economica?
Mastrobuono: Ci troviamo in una condizione strutturalmente diversa rispetto a pochi mesi fa. Fino ad agosto del 2008, l’inflazione è aumentata in maniera costante. Ora invece siamo in fase di discesa, dovuta principalmente al raffreddamento delle quotazioni internazionali del petrolio e delle materie prime alimentari. Il rischio principale adesso è quello della vischiosità dei prezzi, che potrebbero rimanere stabili a fronte dell’abbassamento delle quotazioni di materie prime. Fino all’estate scorsa l’inflazione italiana era in linea con la media europea; da allora (cioè da quando è iniziata la discesa del tasso di inflazione), la variazione dei prezzi in Italia è sistematicamente inferiore alla media Ue. Ciò significa che gli altri Paesi si sono dimostrati più virtuosi nell’accompagnare la discesa dei prezzi.CM: Su quali settori sta concentrando maggiormente l’attenzione?
Mastrobuono: Proseguiamo il monitoraggio dei beni di largo consumo come pasta, pane, latte, carburanti, i più segnalati dai consumatori al numero verde 800.955.959 gestito da Unioncamere. Nell’immediato futuro vorrei accendere i riflettori sulla dinamica delle tariffe dei servizi pubblici locali che è risultata particolarmente vivace negli ultimi due anni.CM: Collaborazione con le associazioni di consumatori: in che forme e modalità sta lavorando?
Mastrobuono: La collaborazione con le associazioni dei consumatori è da tempo ben avviata ed incardinata nella Direzione generale per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e nel Consiglio nazionale dei consumatori e degli utenti. Quelle sono le sedi idonee per sviluppare il confronto sulle tematiche più importanti.www.osservaprezzi.it

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