Economia
La fase 2 del turismo: #ripartiamodallinformazione
I giornalisti italiani di viaggio di Gist e Neos lanciano un manifesto per chiedere il sostegno dell’editoria turistica e dell’informazione professionale
GIST e NEOS, associazioni di giornalisti italiani specializzati nel settore turistico, hanno stilato il "Manifesto giornalisti italiani di viaggio e turismo" con l'hashtag #ripartiamodallinformazione
Si tratta di un appello, rivolto al Presidente del Consiglio, al MIBACT, all'ENIT e ai presidenti delle regioni italiane, affinchè il rilancio del Sistema Turistico Italia coinvolga l'informazione della stampa specializzata.
L'iniziativa è partita da un recente sondaggio, che ha evidenziato (se mai ce ne fosse stato bisogno), come la crisi del turismo determinata dal coronvirus abbia travolto anche la stampa turistica. E con essa l'intera categoria.
Il turismo deve ripartire e in fretta, perché rappresenta un importante asset economico. I giornalisti di turismo, che negli anni hanno raccontato l'Italia e il mondo con competenza e professionalità, devono essere parte attiva di questo processo di rinascita.
La decisione di unire le forze delle due associazioni di categoria, GIST e NEOS è dovuta alla necessità che in questa situazione la voce della categoria debba essere forte e univoca. Le istituzioni devono capire che l'editoria turistica e i giornalisti che ne fanno parte ci sono e sono fondamentali per la ripresa dell'intero settore.
Tutti possono aderire al Manifesto firmando LA PETIZIONE NEL SITO https://www.change.org/p/presidenza-del-consiglio-dei-ministri-governo-italiano-manifesto-giornalisti-italiani-di-turismo-appello-a-governo-e-mibact-per-tutela-editoria
Per informazioni: info@gist.it – info@neosnet.it
Recentemente anche ASTOI Confindustria Viaggi e FTO-Confcommercio Federazione del Turismo Organizzato, hanno lanciato il Manifesto per il Turismo Italiano su change.org (link http://chng.it/Zkr2zpjRXc).
«Serve uno stanziamento di almeno 750 milioni, a fondo perduto, entro giugno, per il sostegno al mancato reddito di aziende che hanno già perso oggi 9 mesi di fatturato annuo». Questo il messaggio ribadito dai promotori del Manifesto per il Turismo Italiano, ASTOI Confindustria Viaggi e FTO-Confcommercio Federazione del Turismo Organizzato, insieme al Gist e a diverse imprese del settore turistico e degli eventi,.
Un silenzio assordante quello del Governo italiano di fronte all’SOS che da oltre un mese le associazioni di categoria, aziende del turismo e del turismo organizzato hanno lanciato con tutte le modalità possibili.
Altissima la posta in gioco: il collasso di un settore, nel quale solo il turismo organizzato rappresenta 13.000 imprese, oltre 75.000 addetti e produce un volume d’affari di oltre 20 miliardi di euro l’anno, potrebbe portare a fallimenti a catena. Già a giugno, in assenza di provvedimenti mirati, si prevede la perdita di 50 mila posti di lavoro. Il Governo non ha ancora dato alcuna risposta alla richiesta di un fondo straordinario che, unito ad altre azioni specifiche, possa contribuire a tenere in vita questo comparto importante, che è il maggiore traino dell’intero settore. Serve un intervento immediato, con fatti e azioni concrete per evitare il disastro.
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