La famiglia è capitale sociale: le conclusioni del Rapporto Cisf

La famiglia è un capitale sociale per la società italiana? In che senso e in che modo? Che cosa facciamo per rigenerarlo anziché distruggerlo? Sono gli argomenti dell?Ottavo Rapporto CISF-Centro internazionale studi famiglia, presentato oggi a Roma nell’ambito del convegno “Famiglia e capitale sociale nella società italiana. Il mondo politico a confronto con il Rapporto Cisf”. Il libro, a cura di Pierpaolo Donati con i preziosi contributi di docenti universitari ed esperti come Simona Beretta, Carla Collicelli, Luigi Curini, Pierpaolo Donati, Elena Marta, Riccardo Prandini, Luisa Ribolzi, Giovanna Rossi, Eugenia Scabini,Pierangelo Sequeri (Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo 2003, pp. 442), si fonda sulla tesi che il capitale sociale ?pubblico? ? quello fatto di civismo e solidarietà nella sfera pubblica ? dipende fortemente dall?esistenza o meno di un tessuto di capitale sociale creato dalla famiglia. Per questa ragione la famiglia viene qui definita, per la prima volta, come capitale sociale primario. Il Rapporto dimostra che la famiglia è il capitale sociale primario della società. È dalla famiglia che nascono la fiducia, lo spirito di collaborazione e la reciprocità verso gli altri. Ciò riguarda innanzitutto i figli, ma anche gli adulti. Senza la famiglia non ci sarebbe neppure il capitale sociale di una comunità locale. Bisogna dunque affermare che la famiglia è il capitale sociale più importante della società per almeno due ordini di motivi: primo, perché è a partire dalla famiglia che si genera la coesione del tessuto sociale nella sfera del lavoro, della partecipazione civica, dell?impegno pro-sociale, e non viceversa; e, secondo, perché la famiglia diventa sempre più decisiva agli effetti della felicità delle singole persone, perché il benessere degli individui dipende sempre di più dal loro capitale sociale familiare. Il convegno si è concluso con una Tavola rotonda cui hanno partecipato, tra gli altri, Livia Turco, Publio Fiori, Luca Volonté, Maria Burani Procaccini, Mimmo Lucà.