Economia

La fame? Colpa delle banche

Un rapporto di Friends of the Earth accusa 29 istituti di speculazione alimentare

di Gabriella Meroni

In finanza non sempre l’etica è di casa. Secondo un rapporto pubblicato da Friends of the Earth Europe, un’organizzazione che promuove la protezione ambientale, le banche europee, i fondi pensione e le compagnie di assicurazione stanno aumentando la fame del mondo, speculando sui prezzi alimentari e finanziando l’accaparramento di terre nei paesi più poveri. Il rapporto analizza le attività di 29 banche europee, fondi pensione e compagnie assicurative, e quelle maggiormente responsabili sono: Deutsche Bank, Barclays, Rbs, Allianz, Bnp Paribas, Axa, Hsbc, Generali, Allianz, Unicredit e Credit Agricole.

Dal rapporto emerge un significativo coinvolgimento di queste istituzioni finanziarie nella speculazione nel settore alimentare e il finanziamento, diretto o indiretto, dell’esproprio di terreni. Per questo gli ambientalisti e le organizzazioni internazionali chiedono una rigorosa regolamentazione per tenere a freno queste attività definite “distruttive”.

In particolare, gli attori più significativamente coinvolti nel commercio delle materie prime agricole e altri derivati sono: Deutsche Bank, Barclays, il fondo pensionistico olandese Abp, il gruppo Allianz e Bnp Paribas. Molte istituzioni finanziarie, invece, sono coinvolte nel finanziamento di imprese agroalimentari di grandi dimensioni le cui attività comportano l’acquisto o la locazione dei terreni. Tra queste troviamo: i fondi pensione olandesi Abp, Hsbc, Rbs, l’italiana Unicredit, Axa e Credit Agricole. Un certo numero di banche europee e compagnie di assicurazione sono direttamente coinvolte nell’acquisto di terreni agricoli. La tedesca Allianz, infatti, detiene un quarto del fondo che investe in terreni agricoli bulgari, la Deutsche Bank ha investito in un fondo che acquista un terreno agricolo brasiliano e in Italia il Gruppo Assicurazioni Generali ha una controllata che ha acquistato terreni in Romania.

 Per Daniel Pentzlin, attivista della federazione europea di Amici della Terra Europa, ”la speculazione alimentare e il finanziamento per l’esproprio di terreni, porta, a livello mondiale, ad una instabilità catastrofica dei prezzi alimentari. Questo settore, dunque, necessita di una regolamentazione rigida per proteggere i più poveri della societa’”. Secondo Friends of the Earth Europe, le nuove regole proposte dalla Commissione europea per migliorare la trasparenza nei mercati derivati sulle materie prime vanno nella giusta direzione, ma, aggiunge la federazione, ”devono essere affrontate alcune carenze”. In questo senso, conclude Pentzlin, ”il 2012 offre all’Europa l’opportunità di porre fine al danno ambientale e sociale svolto dai mercati finanziari. I politici devono intervenire per mettere fine ad una speculazione eccessiva e dannosa”.

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