Famiglia

là dove osano i trenini verdi

da nord a sud, dalle montagne al mare, i caratteristici trenini delle ferrovie sarde (tra cui spicca ancora una vaporiera) vi sveleranno bellezze nascoste. con calma

di Redazione

Viaggiare lentamente, nel silenzio, immersi nella vegetazione e nel fitto del bosco, tra lecci dal tronco contorto e grossi banchi levigati di granito cosparsi quasi a pioggia sul terreno, respirando con gusto l?aria profumata di timo e cisto. È quanto capita ai viaggiatori dei trenini di Sardegna, linee turistiche che percorrono in lungo e in largo l?isola, fermandosi nei luoghi più belli e spesso meno conosciuti della regione. Sia che andiate in vacanza al nord, al centro o al sud, c?è sempre un trenino verde che vi aspetta. Gli itinerari infatti sono tre, uno che attraversa tutta la Gallura (da Nulvi a Palau), uno che collega Macomer, nel Logudoro, con il mare di Bosa Marina (sulla costa occidentale), l?ultimo che in due tronconi vi porta prima da Sorgono a Isili, nel cuore dell?Isola, e poi da Mandas ad Arbatax, sulla costa orientale. Percorso 1: Gallura L?intera Gallura era la regione meno collegata con il resto della Sardegna fino al 1932, quando cinque locomotive a vapore Breda iniziarono a collegare le stazioni e le semplici ?fermate? della zona con resto dell?isola. Delle gloriose vaporiere solo Elsa ancora oggi percorre questa tratta, senza mai superare i 40 chilometri orari, e percorre la Gallura attraverso la macchia mediterranea profumatissima e flagellata dal vento di maestrale, lontano da una costa chiassosa e scontata. Con i suoi caratteristici sbuffi, la vaporiera dopo Nulvi raggiunge Osilo col suo castello Malaspina e il nuraghe Irru, per poi procedere superando il monte Ruiu e il fiume Coghinas, confine naturale con la Gallura. Di qui inizia una lunga salita che porta a Tempio Pausania, e poi ancora attraverso i sughereti e la stazione di Arzachena fino al mare di Palau, da dove partono i traghetti per La Maddalena. Elsa viaggia dal 15 giugno al 14 settembre. Percorso 2: Logudoro La linea Macomer-Bosa fu riaperta dopo una lunga pausa e destinata al turismo solo nel 1995; oggi il trenino parte da Macomer e costeggia piano alcuni nuraghi, supera l?abbazia cistercense di S. Maria di Corte e dopo la stazione di Tresnuraghes vi porta in una lunga e spettacolare discesa verso il mare. Il tratto è percorribile dal 5 luglio al 31 agosto. Percorso 3: Barbagia Per affrontare questa che è chiamata dai sardi ?la linea più bella del mondo? occorre avere molto tempo a disposizione e, possibilmente, dividere il percorso in due giornate. Il percorso si snoda da Mandas verso est, attraversando la regione del Sarcidano e la vallata del Flumendosa, per poi salire sulle pendici del Gennargentu. Poco più in là si trova la miniera di antracite di S. Sebastiano, dove il trenino passa prima di arrivare nel Mont?Arbu, dove la linea si impreziosisce di vere opere d?arte di ingegneria ferroviaria, tra cui il ponte di S. Gerolamo. Dopo qualche chilometro e diverse piccole stazioni ecco la discesa verso il mare, che appare di fronte; una sosta nel bosco di Selene ed ecco Lanusei, la piana di Tortolì e la graziosa stazioncina di Arbatax, che si trova proprio nel porto. La linea è attiva dal 15 giugno al 14 settembre. Info: Ufficio Turistico Trenino Verde, tel. 079.245740 www.treninoverde.com


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