Cultura

La diocesi di Cremona apre le porte ai gay

Nasce ufficialmente un gruppo di dialogo con il vescovo Lanfranconi

di Redazione

Dopo una gestazione lunga quasi due anni (era stato avviato ad experimentum nel dicembre del 2007), a Cremona prende ufficialmente il via un gruppo diocesano per la pastorale con le persone omosessuali.
Accogliendo l’appello di alcuni fedeli laici di orientamento gay, il vescovo, mons. Dante Lafranconi e la diocesi hanno infatti deciso di aprire un canale di dialogo “ufficiale”, pur nel rispetto del magistero della Chiesa, con coloro che non si ritrovano concordi, in tutto o in parte, con l’atteggiamento della gerarchia nei confronti della tematica omosessuale e che in questi anni hanno compiuto scelte diverse rispetto alle indicazioni del magistero.

Un modo per confrontarsi, per promuovere l’accoglienza, l’incontro, il dialogo, la discussione, la riflessione sui temi teologici ed ecclesiali, ma anche su questioni più direttamente collegate alla condizione dei gay nella vita Chiesa.

Il gruppo – che si chiama Alle querce di Mamre (nella Genesi, Mamre è la località vicino ad Hebron dove Abramo accolse tre misteriosi viandanti, all’ombra di un albero e li ristorò, poco prima che Dio gli predicesse la sua futura discendenza; per questo Mamrè in ebraico significa “accoglienza per la fecondità”) – è seguito da un incaricato del vescovo che funge da assistente spirituale, e si propone come strumento per avvicinare, nel massimo rispetto, apertura e discrezione, tutti coloro che hanno difficoltà a conciliare la propria fede con la propria tendenza sessuale.
Come recita la “Carta d’identità” del gruppo, si tratta di un’occasione per aiutare ad “accogliere in maniera serena la propria condizione omosessuale”, lontano quindi da qualunque tentativo di tipo “riparativo” o simile.

Intanto, mentre è in allestimento il sito internet del gruppo (pronto probabilmente all’inizio del nuovo anno), è già attivo l’indirizzo di posta elettronica: allequercedimamre@libero.it .

 

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