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La diga Chalillo in Belize: un’idea folle che non risolve nulla

L’esperto Giuliano Cannata è categorico: "Costruire dighe per avere elettricità non conviene, perché hanno vita limitata".

di Redazione

L? ingegner Giuliano Cannata, docente di pianificazione dei bacini idrografici all?università di Siena, e nel 1979 fondatore di Legambiente, è il maggior conoscitore italiano della vicenda della diga in Belize. Vita: Secondo lei, il progetto Chalillo risolverà il problema energetico in Belize? Giuliano Cannata: Il progetto non è conveniente nel senso che distrugge un ecosistema vergine e, data la vita media di una diga, a lungo termine non risolve il problema. Vita: Ritiene che sarebbe stato meglio, come i detrattori del progetto sostengono, sfruttare i giacimenti di petrolio del Belize? Cannata: Sì, perché i pozzi vengono costruiti in profondità e non avrebbero richiesto deforestazione. Le dighe oggi nascono soprattutto da speculazioni economiche. Anche perché nel XXI secolo non abbiamo più bisogno di grandi quantità di energia, neppure per promuovere lo sviluppo dei Paesi. Vita:Ci può spiegare meglio questo punto? Cannata: Ormai viviamo nell?era postindustriale. Le attività economiche non richiedono più le stesse quantità di energia di inizio Novecento. Oggi il computer più grosso d?America consuma meno di un frigorifero e migliaia di persone lavorano con il computer. Gli stessi Paesi del Terzo mondo salteranno l?età paleoindustriale. La Cina fra 18 anni raggiungerà il Pil attuale degli Usa, ma con un consumo energetico sei volte inferiore agli Stati Uniti di ora. Perché si sviluppa in una fase dell?economia umana che non ha più bisogno di energia. Vita: Non sarebbe possibile imboccare vie di energia pulita, magari quella solare, in un Paese tropicale come il Belize? Cannata: Sì, la soluzione migliore sarebbe stata proprio l?energia solare, che tuttavia oggi presenta ancora dei costi molto alti. In realtà, quella solare è l?unica fonte di energia alternativa ecocompatibile. Quella eolica, ad esempio, in Italia ha devastato gli Appennini con i suoi impianti. E quanto a quella idroelettrica, il prezzo ambientale è altissimo. La questione è un?altra: optare per una diga significa eliminare le emissioni di biossido di carbonio. Comunque, non esistono scelte energetiche che non comportino prezzo ambientale.


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