Politica
La didattica a distanza non consuma giga
Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l'invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti. La ministra Pisano: «Siamo chiamati ad affrontare sfide complesse come formare i nostri giovani con la didattica a distanza. Il modo più efficace per farlo e anche quello più etico è di creare progetti di solidarietà in cui pubblico e privato mettono insieme le loro energie per l'interesse della collettività».
di Redazione
La didattica a distanza non consumerà il traffico dati degli abbonamenti ai telefoni cellulari per studentesse e studenti. Tim, Vodafone e Wind Tre hanno accolto l'invito del Governo ed escluderanno le piattaforme di didattica a distanza dal consumo di gigabyte previsto negli abbonamenti. L’invito congiunto era arrivato da più Ministri: quella dell’Istruzione Lucia Azzolina, quella per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, quello dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli e quella per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano. L'accordo ha attuazione immediata.
La Ministra dell’Istruzione Azzolina ha affermato che «quando si affronta un'emergenza come quella che stiamo vivendo serve davvero il sostegno di tutti. Da marzo ad oggi lo Stato ha già investito oltre 400 milioni per il digitale a scuola. Iniziative come questa rafforzano l'impegno per supportare studentesse e studenti. Ringrazio chi ha aderito al progetto». La Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Bonetti ha sottolineato che «l'impatto, anche economico, della didattica a distanza sulle famiglie, già pesantemente provate dalle conseguenze della pandemia è un nodo a cui le istituzioni devono una risposta fatta di soluzioni concrete. La sinergia raggiunta oggi con le società di telecomunicazioni è un passo che guarda in special modo alle situazioni familiari di maggiore disagio, che sono quelle più gravemente esposte al rischio di esclusione sociale e di povertà educativa. La priorità resta quella di garantire pari opportunità di accesso ad un diritto primario, l'istruzione, a tutte le studentesse e gli studenti del nostro Paese ed evitare con ogni sforzo gap educativi difficilmente colmabili per i nostri ragazzi».
La Ministra per l'Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Pisano ha ringraziato le società di telecomunicazioni «per aver risposto prontamente e positivamente all'invito. Siamo chiamati ad affrontare sfide complesse come formare i nostri giovani con la didattica a distanza. Il modo più efficace per farlo e anche quello più etico è di creare progetti di solidarietà in cui pubblico e privato mettono insieme le loro energie per l'interesse della collettività». Mentre il Ministro dello Sviluppo economico Patuanelli ha sottolineato che «come nella prima fase della pandemia, le società di telecomunicazioni si mostrano collaborative con il Governo per garantire continuità del servizio di connessione, mantenendo elevati livelli di assistenza e agevolando, per tutte le famiglie, le attività essenziali come lo smartworking e la didattica a distanza. La connettività è diventata un elemento imprescindibile di inclusione sociale e si conferma sempre più essenziale per la crescita e lo sviluppo del Paese».
Foto Unsplash
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