Cultura
La Design Week inclusiva, diversa, equa e accessibile
A Milano, dal 17 al 23 aprile a Base è in programma la terza edizione di We Will Design: We have an I.D.E.A. acronimo per inclusione, diversità, equità, accessibilità. Al grande laboratorio partecipano designer di tutto il mondo, scuole, università, istituzioni internazionali e studenti. Ad accogliere il pubblico nella Ground Hall “Cancel Patriarchy”, un’installazione luminosa site-specific dell’artista collettiva Claire Fontaine che sarà visitabile fino al 1 settembre
di Redazione
Inclusione. Diversità. Equità. Accessibilità concetti racchiusi nell’acronimo I.D.E.A. che sono al centro della Desing week (17 – 23 aprile) a Base, hub creativo e community negli spazi ex Ansaldo di Milano in via Bergognone 34. La terza edizione di We Will Design: We have an Idea porta a Milano designer provenienti da tutto il mondo, scuole, università, istituzioni internazionali, giovani studenti che riflettono sul concetto di design plurale e inclusivo. Per tutta la settimana del design Base presenta progetti inediti, esposizioni, workshop e appuntamenti che abbracciano le dimensioni appunto di Inclusione, Diversità, Equità e Accessibilità. E in particolare per creare un ambiente in cui tutti gli individui si sentano accolti, sicuri, rispettati, valorizzati e supportati per consentire la piena partecipazione e il contributo (inclusione); in cui ogni individuo è unico e – sottolinea una nota – ne riconosciamo le peculiarità. Origini etniche, genere (identità, espressione), orientamento sessuale, provenienza, status socio-economico, religione o convinzioni personali, stato civile, età e disabilità (diversità).
Equità e accessibilità nascono invece dall’identificare e rimuovere le barriere, soprattutto economiche, per garantire la piena partecipazione di tutte le persone e di tutti i gruppi e nel progettare prodotti, dispositivi, servizi o ambienti per le persone con disabilità. Un insieme di soluzioni che consentono al maggior numero di persone di partecipare alle attività nel modo più efficace possibile.
Si tratta di quattro dimensioni e centinaia di intersezioni e sfumature, che intrecciano la vita di quasi otto miliardi di persone sul pianeta. Persone di ogni genere, razza, età, abilità, cultura, a cui per definizione il design plurale parla e si rivolge. La pluralità del design promosso da Base racconta anche il percorso di co-ideazione e co-progettazione con attori generalmente non inclusi nelle conversazioni e strumenti del design contemporaneo.
We Will Design è un percorso di sperimentazione che va avanti tutto l’anno con residenze e scambi internazionali, in cui le pratiche e le esperienze di design diventano strumento per leggere – e, talvolta, risolvere – le tante contraddizioni del nostro presente. Un banco di prova per progetti che, insieme a quelli di altri designer, vedono la luce e incontrano il pubblico proprio in occasione della Design Week.
In questa occasione l’edizione 2023 sviluppa queste riflessioni presentando una grande installazione di Claire Fontaine che accoglie il pubblico nella Ground Hall di Base; i formati progettuali Temporary Home ed Exhibit – con oltre trenta progetti da tutto il mondo; We Will Design – Kids, una guida dedicata e una serie di laboratori a misura di bambino pensati sempre attorno ai valori di accessibilità e inclusione; We Will Design Music, con un ricco palinsesto musicale, costruito in collaborazione con Volvo Studio Milano e Le Cannibale.
L’installazione di Claire Fontaine per Base dal titolo Cancel Patriarchy (nella foto in apertura un'immagine) è composta da due scritte Led, frasi monumentali, Patriarchy kills (love) e We are all clitoridian women. Affermando che il patriarcato uccide (l’amore) e che siamo tutte donne clitoridee, l’artista ci regala parole che ci interpellano, ci sollecitano, ci provocano. La presenza del testo illuminato nello spazio cambia la nostra lettura della realtà e interagisce con i corpi che la attraversano. Il titolo Cancel Patriarchy evoca l’idea che l’invisibilizzazione dei colpevoli dei gesti di oppressione patriarcale vada applicata al patriarcato come forza sistemica, poiché non è la sua riforma, ma la sua abolizione a costituire l’orizzonte dell’artista. L’installazione è un omaggio a Carla Lonzi, in cui la donna clitoridea rappresenta il piacere rivoluzionario negato dall’oppressore, il soggetto imprevisto che, al di fuori delle griglie di lettura abituali della società, insorge e fa apparire nuove possibilità di libertà.
Claire Fontaine è un’artista collettiva fondata da James Thornhill e Fulvia Carnevale nel 2004 a Parigi. Dal 2017 vive e lavora a Palermo.
Per We Will Design 2023 casaBase – la guest house di Base – diventa Temporary Home e si trasforma in una residenza sui generis per cinque designer e artiste donne provenienti da Francia, Inghilterra, Olanda, Grecia, Germania. Cinque stanze si fanno casa e luogo di sperimentazione delle designer, che qui svilupperanno, esporranno e racconteranno i propri progetti al pubblico.
In particolare, l’artista Adi Hollander insieme con Otherabilities, Andreas Tegnander e Ildikó Horváth – in collaborazione con l’Ambasciata e il Consolato Generale dei Paesi Bassi in Italia e Creative Industries Fund NL – presenta “Haptic Room Study #2: Traveling Tactile Concert”, un’installazione sonora e un concerto itinerante aptico in cui i visitatori sono invitati ad ‘ascoltare con il proprio corpo’. L’installazione è l’arrangiamento di superfici tattili come assi di pavimento vibranti, superfici morbide e piastrelle di porcellana su cui il pubblico si potrà sedere, appoggiare o sdraiare per percepire il suono attraverso il tatto.
Con “Butterflies of the Beautiful” – progetto realizzato in collaborazione con Stathis Mitropoulos e The Sustainable Sequin Company e commissionato da Onassis Stegi e British Council nell’ambito del programma Circular Cultures – Maria Varela traduce i report delle Nazioni Unite sull’uguaglianza di genere in farfalle generate da un algoritmo, prendendo spunto dal protagonista della storia di Nathaniel Hawthorne “The Artist of the Beautiful”, sottoponendo ad un punto di vista contemporaneo la battaglia tra estetica e praticità, la combinazione di Arte, Scienza e Tecnologia all’interno di un processo creativo e lo stato dell’ambito femminile contemporaneo globale.
Sanne Visser – in collaborazione con British Council nell’ambito del programma Circular Cultures – con il progetto “Locally Grown” lavora a contatto con i parrucchieri, attraverso dei tagli di capelli eseguiti in diretta su una sedia da barbiere ridisegnata, coinvolgendo il pubblico in un’installazione interattiva per mostrare come i capelli possano essere una risorsa riciclabile, aprendo un discorso più ampio su un futuro di sostenibilità a partire da questo materiale riutilizzabile.
Con “Queering School/s”, la designer, artista, curatrice Emma Sfez – in collaborazione con l’Institut français Milano – lancia una sfida e una riflessione sui linguaggi, le rappresentazioni, le immagini, le strutture e le narrazioni che circolano e si sono radicate nel sistema educativo.
Nel progetto “Botanical Role Play” di Louisa Wolf – promosso dal Goethe-Institut Mailand – studi di genere, femminismo e Bdsm si intersecano con la botanica e il giardinaggio attraverso una varietà di strumenti, outfit e oggetti.
Exhibit – sottolinea una nota – è un luogo di ricerca e sperimentazione sul design democratico e plurale: distribuito tra il pianterreno e il primo piano, Exhibit raccoglie i lavori di accademie, Università – come la Scuola del Design del Politecnico di Milano, Central Saint Martins, Ecole Supérieure d’art et design Saint-Étienne, Manchester School of Art, Tecnológico de Monterrey – studi di progettazione, designer emergenti, e presenta la restituzione inedita di processi di residenza sviluppati nei mesi precedenti a Base.
Nell’ambito delle residenze ospitate nel corso dell’anno da We Will Design e che hanno lavorato sul concetto di soglia e sull’abbattimento delle barriere della fabbrica ex-Ansaldo per mettere Base in dialogo con la città, la ricerca di Analogique sfocia nel progetto “*FR*OG*”, una collezione di oggetti frugali, un processo-progetto che lavora sul tempo lungo delle dinamiche sociali, per innescare nuove relazioni tra gli edifici, il tessuto urbano circostante e gli abitanti di una porzione di città. Simon Dogger e Matteo Proietti esplorano le possibilità di trasformare Base in un luogo culturale ancora più accessibile, ridisegnando una segnaletica completamente nuova.
I valori di accessibilità e inclusione si incontrano anche nel progetto We Will Design – Kids: una guida e tre laboratori pensati per dare anche ai più piccoli la possibilità di avvicinarsi al mondo del design a cura dell’Associazione Coi Ludosofici. A partire dai progetti esposti e dai temi di We Will Design, sono stati individuati quattro concetti – Corpo, Metamorfosi, Immaginazione, Relazione – su cui far mettere in gioco i bambini, attraverso l'interazione con l'ambiente circostante, promuovendo un dialogo tra mondi diversi. We Will Design – Kids propone un laboratorio in presenza che si terrà sabato 22 aprile alle ore 11.30 con accesso gratuito previa registrazione al link di Eventbrite
Ogni sera del Fuorisalone 2023 vibrerà al suono di We Will Design Music: un festival dentro e fuori Base Milano, costruito con la speciale collaborazione di Volvo Car Italia e Le Cannibale. Base porta Volvo Studio Milano “Warm-Up”, serate con artisti e musicisti italiani e internazionali come Claire Fontaine, Alex Fernet e P L Z. Le Cannibale anima la Design Week di BASE con due eventi dal sapore speciale: sul palco due figure di rilievo del panorama musicale internazionale, HAAi e DJ PYTHON, interpreti dalle sfumature spregiudicate del panorama dell’elettronica. BASE diventa il palcoscenico per una due giorni di musica che attraversa i continenti con l’australiana HAAi, l’americano DJ PYTHON, la giapponese Hiroko Hacci e l’italiano Fabio Monesi. Ogni sera in Design Week a BASE, inoltre, una proposta in musica in compagnia di Alex Fernet, Milano Shangai, RIL Factoru, WALULA Wave e Jay Abey, Nick Nuwe, Spaghetti Disco, P L Z e Luce.
Storie, progetti, opportunità di crescita e cambiamento, con le esperienze di designer, istituzioni, fondazioni, realtà italiane e internazionali attorno ai temi dell’accessibilità e dell’inclusione sono protahonisti del Public Program della Design Week 2023 a Base, tre incontri per esplorare e sperimentare attorno ai concetti di accessibilità, futuro, collettività, città creative, movimento, cambiamento.
Gli incontri sono in programma:
18 aprile – ore 17, Ground Hall Base: Access by design (talk in lingua inglese)
19 aprile – ore 17, Ground Hall Base: Creative Cities, Inclusive Cities (talk in lingua inglese)
20 aprile – ore 17, Ground Hall Base: Quanto sarà un futuro diverso?
Informazioni al link base.milano.it/en/we-will-design-2023-public-program/
Informazioni generali www.base.milano.it
Orari di apertura: lunedì 10.30-19 / martedì-sabato 10.30-20 / domenica 10.30-18
Tutte le immagini sono da Ufficio stampa – lungo l'articolo foto dalle edizioni precedenti
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