Non profit

La + Dai – Versi fa breccia anche al Senato

L'emenamento verrà presentato da uno schieramento trasversale tra i partiti, da An ai Ds, da Forza Italia alla Margherita. E il governo sta a guardare.

di Ettore Colombo

La +Dai -Versi è, finalmente, sbarcata al Senato, anche se tra mille patemi e i soliti coup de theâtre dell?ultimo minuto, anche se speriamo che oramai i lettori vi abbiano fatto il callo. Era stato fissato in modo ufficiale e ultimativo dallo stesso presidente del Senato, Marcello Pera al 30 novembre scorso il termine per la presentazione, a Palazzo Madama, dei subemendamenti. Già solo il subemendamento del governo, però – quello che contiene la tanto discussa (e discutibile) riforma delle aliquote fiscali e che ha impegnato per giorni (e notti) gli sherpa del governo – è stato presentato sul filo di lana, la mattina dell?ultimo giorno utile fissato da Pera. Lo scontro tra ?partito del taglio delle tasse? (la Cdl) e ?partito delle tasse? (il nuovo Ulivo) è diventato il nuovo tormentone dell?autunno – freddo – politico e sociale italiano e che la nuova manovra economica fissata dal governo, se un po? rassicura le famiglie meno abbienti, grazie al sistema delle deduzioni fiscali, dall?altro toglie a molti – dipendenti pubblici, insegnanti, lavoratori e pensionati – tagliando da più parti sia la spesa sociale che i trasferimenti agli enti locali. Non a caso, per la prima volta, il 30 novembre, anche il Forum del Terzo settore è sceso in piazza al fianco dei sindacati confederali per lo sciopero generale. Del resto, che il governo si stia arrampicando sugli specchi per trovare le risorse per tagliare le tasse e che stia cercando di risparmiare «anche sulle matite», lo sottolinea l?onorevole Giorgio Iannone, deputato di Forza Italia e presentatore bipartisan, con Benvenuto (Ds), della +Dai -Versi. Ecco perché anche l?iter di questa legge è in forse. Iannone ha lavorato perché venisse ripresentato in Senato, come emendamento alla Finanziaria, il dettato del testo originario della proposta di legge. Il sottosegretario all?Economia, Giuseppe Vegas si era impegnato, nell?ultima seduta dedicata dalla Camera dei deputati all?esame della legge Finanziaria in prima lettura, ad assumere su di sé, a nome del governo, il tema della deducibilità fiscale delle donazioni. Come i lettori di Vita sanno, infatti, la legge non era più entrata nel subemendamento del relatore di maggioranza Crosetto – come era stato concordato tra i suoi presentatori, l?Intergruppo sussidiarietà guidato da Maurizio Lupi (FI) e i membri più sensibili all?argomento all?interno della maggioranza (su tutti il capogruppo dell?Udc, Volontè) – a causa dello scontro al calor bianco maggioranza-opposizione. Che aveva portato al ritiro ?ritorsivo? di tutti gli emendamenti da parte di entrambi i Poli. Il governo avrebbe dovuto farsi carico della legge anche al Senato, come promesso da Vegas a Iannone, ma così non sarà: si limiterà, sembra, a esprimere parere favorevole o a rimettersi al voto dell?aula. La palla, dunque, è ora in mano ai senatori. Quelli che hanno preso l?iniziativa a Palazzo Madama di ripresentare la +Dai -Versi non sono certo degli sprovveduti, tutt?altro. Tra i primi firmatari, per la maggioranza ci sono Mario Ferrara (Forza Italia), il vicepresidente della commissione Bilancio, Eupreprio Curto (An) e il senatore Ivo Tarolli (Udc). Per l?opposizione, il diessino Lanfranco Turci, il leader dell?ala liberal dei Ds, Enrico Morando, vicepresidente della stessa commissione Bilancio, e il senatore della Margherita, Paolo Giaretta, ultimo relatore di maggioranza per l?Ulivo nel 2001. Il presidente della commissione Bilancio, l?azzurro Antonio Azzolini, sarebbe «bene intenzionato» nei confronti del provvedimento, assicura a Vita il suo collega di partito Lupi, che si dice ottimista sul successo finale, come anche il capogruppo dell?Udc, Volontè. I presentatori della proposta di legge Iannone e Benvenuto nutrono invece qualche timore: assicurano il loro impegno («prenderemo iniziativa formale come commissione Finanze della Camera», annuncia Benvenuto) ma chiedono al mondo del non profit che ha alzato la voce, in occasione dell?esame alla Camera, di mobilitarsi: «Dobbiamo fare di tutto tutti assieme per raggiungere l?obiettivo», dice Iannone. Entro il 6 dicembre terminerà l?esame da parte delle commissioni – compreso quello cruciale della Bilancio – e inizierà il dibattito in aula, per concludersi entro il 9 dicembre. Come dire? Sperèm?


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