Economia

La Csr strategica per l’impresa

I dati dell'indagine condotta dal Csr manager network Italia

di Redazione

Sembra ormai assodato che le imprese più responsabili siano quelle in grado di competere meglio sui mercati e di produrre valore nel lungo termine. Ma come è possibile applicare i principi di sostenibilità alla gestione dei propri collaboratori? Sul tema sono stati interrogati 48 Csr manager e 41 Hr manager ossia Direttori del Personale. Il risultato? L’87,5% dei Csr manager e l’80,5% degli Hr manager giudicano la responsabilità sociale come elemento strategico per l’impresa. Tre sono le parole chiave: benessere dei lavoratori, conciliazione e occupabilità.

Ma se non c’è dubbio che la sostenibilità debba manifestarsi come attenzione alle esigenze delle persone già presenti nell’organizzazione, manca ancora l’idea di considerare tale impegno come elemento capace di attrarre nuove risorse e talenti. In sintesi, nonostante la buona volontà, c’è ancora una difficoltà da parte dei manager nell’integrare la sostenibilità nella progettazione organizzativa.

È quanto emerge dalla ricerca condotta dal Csr manager network Italia, l’associazione che riunisce i responsabili delle politiche di sostenibilità delle maggiori imprese italiane, realizzata con il supporto di Altis (Alta Scuola Impresa e Società dell’Università Cattolica di Milano) e Isvi (Istituto per i valori d’impresa) e presentata nell’ambito del Forum Csr organizzato dall’Abi.
La Ricerca indaga per la prima volta in modo organico il tema della gestione sostenibile delle risorse umane nelle aziende italiane con l’intento di approfondire quali percorsi di lavoro e livelli di collaborazione intra-aziendali sono possibili e necessari per integrare la sostenibilità nella gestione del personale e favorire una maggiore attenzione alle persone nella loro completezza e quindi anche al di fuori del contesto lavorativo.  

Il quadro delineato sottolinea quindi un’apparente sottostima da parte dei manager della necessità di ripensare alla complessa struttura organizzativa per favorire, sin dalla definizione del contesto organizzativo, la sostenibilità del sistema di gestione delle risorse umane operanti in azienda. Per essere sostenibili nella gestione delle risorse umane sembra infatti necessario includere la stessa sin dall’attività di definizione dei ruoli del personale. Divergenze tra le due figure professionali emergono in merito alle iniziative di sostenibilità da mettere in campo.
Mentre i Csr manager sembrano attribuire una maggiore rilevanza alle iniziative volte a favorire comportamenti di rispetto dell’ambiente naturale nei lavoratori; i direttori del personale sottolineano l’importanza delle iniziative connesse alle produttività.

Gli Hr manager manifestano una maggiore consapevolezza rispetto alla necessità di supportare la prestazione dei lavoratori più anziani, che le riforme dei sistemi pensionistici in tutti gli stati industrializzati stanno incentivando/forzando a lavorare sempre più a lungo. Al contrario i Csr manager prestano una differente attenzione ai temi connessi alle generazioni future e quindi agli aspetti intergenerazionali della gestione.
A riguardo, dunque, il Csr manager network suggerisce l’opportunità di un più intenso confronto tra le due categorie professionali, in particolare, in merito alla possibilità che la sostenibilità possa divenire oggetto di valutazione nei processi di selezione e al ruolo che potrà avere il Csr manager nello sviluppo di tale integrazione. Attualmente emerge, invece, che la collaborazione tra i due avviene in prevalenza su iniziativa dei singoli manager piuttosto che sulla base di processi/organismi che prevedono tale attività in modo formale.

Ma la crescente attenzione a questi temi da parte degli Hr manager ai temi di sostenibilità fa ben sperare, suggerendo la possibilità che la collaborazione con i Csr manager possa intensificarsi nel prossimo futuro e favorire una crescente affermazione della sostenibilità tra i principi di gestione delle Risorse umane.

«La ricerca ha mostrato un forte allineamento tra direttori del personale e csr manager e l’esistenza di un terreno fertile di collaborazione per il prossimo futuro – ha dichiarato Caterina Torcia, presidente del Csr manager network – per favorire una crescente affermazione anche della sostenibilità tra i principi di gestione delle risorse umane». Per la Torcia «il dibattito è aperto ma è realistico attendersi che le aziende più sostenibili saranno anche quelle più attente al benessere dei lavoratori e il Csr manager può svolgere un ruolo importante per una concreta integrazione della sostenibilità nell’organizzazione e nell’operatività aziendale promuovendo innanzitutto la condivisione degli obiettivi».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA