Il premio FamigliaLavoro al nido, la menzione di Sodalitas per un progetto per i disabiliIl welfare aziendale è come una stanza in cui i mobili sono tutti valorizzati. La metafora è di Oliviero Picco, capo settore Iniziative sociali della divisione Risorse e politiche contrattuali di Bpm. «Prima però di avere una stanza così funzionale abbiamo dovuto fare architettura d’interni e per questo che è nato “Poesia – Pari opportunità e sostegno in azienda”. Una sorta di contenitore concettuale che comprende tutte le nostre iniziative nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa e che cerchiamo di mettere in collegamento fra loro».
«Poesia» è appena nato e già ha vinto il premio FamigliaLavoro, promosso dalla Regione Lombardia – assessorato Famiglia e Solidarietà sociale e Altis – Alta scuola impresa e solidarietà sociale dell’università Cattolica di Milano. Con il Giardino di Bez, asilo nido aziendale, Bpm ha ricevuto il riconoscimento per la categoria «Miglior programma di supporto alla genitorialità». «Di asili nido ce ne sono tanti, a rendere interessante il nostro progetto è stato il coinvolgimento di 8mila persone, di tutti gli stakeholder, dei sindacati, della pubblica amministrazione. Il processo di comunicazione ha previsto anche la creazione di un sito internet. Intorno al progetto si è creato interesse e sono cresciute le aspettative fra i dipendenti del Gruppo anche se sono solo 50 le famiglie a beneficiare della struttura». I posti potrebbero però aumentare.
Sempre quest’anno Bpm ha ottenuto un altro importante riconoscimento: la menzione speciale alla settima edizione del premio Sodalitas Social Award nella categoria «Valorizzazione capitale umano» con il progetto «Diversità, modello di gestione delle risorse diversamente abili». «Abbiamo assunto due psicologhe del lavoro, una scelta coraggiosa, risultata vincente per il welfare aziendale. Non lo abbiamo fatto nell’ottica della legge 81/2008, ma come visione strategica per il benessere dei dipendenti. Il nostro staff di sostegno interviene ciclicamente su circa 200 persone disabili e su 100 persone che nell’arco di un anno sviluppano disagi anche diversi da quelli professionali».
«La Csr è nodo strategico e dovrà subire processi di priorità come tutti gli altri processi della banca. Fra gli obiettivi imminenti quello che vuole arrivare a misurare il ritorno dell’investimento in welfare aziendale per dimostrare che il benessere dei dipendenti ha ricadute nelle produttività. Proprio grazie al premio FamigliaLavoro abbiamo avviato uno studio con una società di consulenza. Il nostro asilo nido aziendale, ad esempio, ci sta dando già delle indicazioni: sono calate le domande di part-time e le richieste di aspettativa sino all’anno di età del neonato».
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