Economia

La csr di scena a quello di Abi

In questa sesta edizione si discuterà sulla necessità che il bilancio sociale diventi parte integrante dei report

di Redazione

La responsabilità sociale d’impresa è ormai oggetto di un intenso dibattito che coinvolge il mondo politico, economico e finanziario. Nessuno escluso e per favorire l’incontro dialettico e lo scambio di pratiche tra gli esperti della materia, l’Abi, in collaborazione con Csr manager network e Forum per la finanza sostenibile, organizza, il Forum Csr 2011 che divenuto il più significativo appuntamento in ambito finanziario sulla responsabilità sociale, si svolgerà a Roma il 20 e il 21 gennaio. Quest’anno media partner dell’evento è l’Adn Kronos, che con il nuovo progetto editoriale Prometeo, impegnato proprio sui temi della Csr e dello sviluppo sostenibile, garantirà una copertura multimediale a 360 gradi con uno speciale informativo.

La difficile congiuntura storico-economica impone di indirizzare i mercati verso una crescita intelligente e quindi verso un futuro più sostenibile. In questo contesto, la necessità è di sviluppare una visione strategica che metta insieme tutti gli interessi coinvolti. La condivisione, il dialogo, il lavorare in rete possono permettere al mercato di creare esso stesso valore sostenibile e quindi di favorire lo sviluppo del business delle imprese che quindi, per avviare questo circuito virtuoso, devono saper interagire con i propri interlocutori attraverso una comunicazione integrata, una comunicazione che sia cioè più completa, più chiara, più trasparente e che contenga informazioni utili e rilevanti.

Obiettivo di questa sesta edizione del Forum, dal titolo ‘Sostenibilità e core business aziendale: un’integrazione che dà valore’, sarà quindi quello di discutere e ragionare sull’opportunità di questa integrazione e confrontarsi sulla necessità e sulle modalità di realizzare una rendicontazione integrata, in cui cioè il bilancio sociale diventi parte integrante dei report economici, in modo che si possano presentare in un unico documento di sintesi i risultati economico-finanziari della performance aziendale considerati però anche alla luce di criteri non finanziari.

Questo perché la sostenibilità deve permeare l’intera gestione aziendale anche perché solo le imprese più responsabili saranno quelle in grado di competere meglio sui mercati e di produrre valore nel lungo termine. Ma come è possibile fare delle aziende luoghi ancora più attenti alle esigenze delle persone che ci lavorano? Come si possono ben radicare i principi di responsabilità sociale? A questi quesiti risponderà la ricerca annuale del Csr Manager Network Italia, l’associazione che riunisce i responsabili delle politiche di sostenibilità delle maggiori imprese italiane. Il rapporto è stato realizzato con il supporto di Altis (Alta scuola impresa e società dell’Università Cattolica di Milano) e Isvi (Istituto per i valori d’impresa) entrambi promotori del Network.

La Ricerca, che ha raccolto i pareri di un campione di direttori del personale e Csr Manager, indaga per la prima volta in modo organico il tema della gestione sostenibile delle risorse umane nelle aziende italiane con l’intento di approfondire quali percorsi di lavoro e livelli di collaborazione intra-aziendali sono possibili e necessari per integrare la sostenibilità nella gestione del personale e favorire una maggiore attenzione alle persone nella loro completezza e quindi anche al di fuori del contesto lavorativo. I risultati saranno discussi al convegno che il Csr manager network ha organizzato per la giornata di apertura del Forum.

Per il resto il Forum Csr 2011 sarà articolato, anche quest’anno, in sessioni plenarie, Tavole Rotonde di approfondimento e Co-building Session interattive, in cui esperti provenienti dal mondo bancario, accademico, imprenditoriale e associativo si incontreranno e lavoreranno insieme confrontando opinioni ed esperienze. Ma per quest’edizione un’importante novità: in omaggio per tutti i partecipanti la ‘Guida alla Responsabilità Sociale’. Un documento creato ad hoc, frutto della collaborazione tra Abi e Uni, che contiene anche la norma internazionale Uni Iso 26000: 2010.


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