Non profit

La Csr al centro

di Redazione

Con oltre 30mila dipendenti e più di 3mila filiali e 6,4 milioni di clienti, il Gruppo Montepaschi è il terzo gruppo bancario italiano. Il suo raggio d’azione è al 98% concentrato sul territorio italiano. E tutta italiana è anche la sua storia: la capogruppo Banca Monte dei Paschi di Siena è ritenuta la banca più antica del mondo. Le sue origini risalgono al 1472 come “Monte di Pietà”. Come tutto il sistema bancario, il Gruppo Montepaschi ha conosciuto dal 2007 in poi notevoli sviluppi societari. Nel giugno 2007 c’è stata l’acquisizione da Banca Intesa del 55% di Biverbanca; nell’ottobre 2007 la joint venture con AXA per la creazione del polo assicurativo AXA MPS; a maggio 2008 è avvenuta l’acquisizione di Antonveneta; a settembre 2008 l’incorporazione di Banca Agricola Mantovana. La Nuova Banca Antonveneta, con una rete di oltre 400 filiali, è stata costituita a gennaio di quest’anno, mentre a marzo è avvenuta l’incorporazione di Banca Toscana.
Tutti questi sviluppi sono maturati nel contesto di una crisi profonda. Come si spiega nel Rapporto, «le dinamiche societarie e di scenario non ci hanno finora consentito di completare alcune delle misure previste». Proprio per questi motivi il Rapporto assume quest’anno una importanza ancora maggiore del solito: è strategico verificare la tenuta della responsabilità sociale in un frangente delicato come questo. Come si dice nel testo, «la crisi in atto conferma come il successo della nostra politica di Csr, del nostro core business, richieda innovazione, sapere trovare efficaci forme di collaborazione con gli stakeholder per cogliere nuove opportunità commerciali affrontando i problemi della società».
L’aver deciso di comunicare i propri processi di Csr in questi frangenti di crisi a una platea vasta di operatori del sociale con la versione short del Rapporto, curata da Vita consulting, è una scelta avveduta di trasparenza.

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