Non profit
La Croce rossa: «Non ci sono immobili in nero»
La risposta all'inchiesta andata in onda su Raitre
di Redazione
La Croce Rossa risponde a Report. La trasmissione di rai 3 ieri sera ha dedicato gran parte della puntata ad un’inchiesta sulla Cri dal titolo “Una Croce Rossa in rosso”. Così era stata presentata: “Non è un gioco di parole, ma lo stato del bilancio di un ente pubblico che è sotto di cinquanta milioni. Un ente pubblico che da sempre viene soccorso dai contribuenti che riversano nelle sue casse tanti soldi, fino a 160 milioni di euro annui senza mai sapere come questi soldi vengono spesi. La pubblicazione dell’ultimo bilancio visionato dalla corte dei conti risale infatti al 2004. Sono 150.000 i volontari che dedicano gran parte del proprio tempo libero alla raccolta di fondi per la croce rossa e 5.000 i dipendenti che lavorano tra sprechi e clientele. E’ una delle contraddizioni della Croce Rossa italiana, il cui Commissario viene nominato dal Governo, in violazione dei principi di indipendenza e neutralità che regolano gli enti omologhi negli altri paesi occidentali”.
Oggi è arrivata la replica di Croce Rossa Italiana: “Nella trasmissione di Report andata in onda ieri su Rai Tre fra le altre cose (già chiarite in una nota sul sito) si faceva menzione a ben 154 immobili dichiarati fiscalmente dalla CRI ma assenti dal file che specifica l¹anagrafe immobiliare dell¹ente. L¹informazione è errata. Ecco perché: Il dato che la CRI ha fornito alla redazione di Report il 10 novembre 2010, alle 13,44, con file allegato denominato Patrimonio_GImi_28_10_2010.xls (formato Microsoft Excel 2003) contiene due fogli di lavoro, rispettivamente “Fabbricati” e “Terreni” ai quali corrispondono 834 fabbricati (e non 835 come sostenuto da Report, in quanto la prima riga del foglio “Fabbricati” del file Excel inviato è stata utilizzata per indicare la descrizione dei dati in esso contenuti) e 606 terreni (e non 607, in quanto la prima riga del foglio “Terreni” del file Excel inviato è stata utilizzata per indicare la descrizione dei dati in esso contenuti) iscritti alla data del 28 ottobre 2010; La conduttrice si è limitata a leggere il dato n. 835 “Fabbricati”, peraltro errato, trascurando di aprire il foglio “Terreni” e, pertanto, non accorgendosi che in “Terreni” risultano inseriti sia i terreni, ammontanti a n. 463 cespiti, che i n. 144 fabbricati aventi tipologia uffici. I 154 fabbricati dispersi sono invero collocati nel numero di 144 tra i cespiti aventi tipologia di ufficio ricompresi nell’elenco del 28 ottobre 2010 nel foglio “Terreni” e i restanti dieci cespiti sono la risultante delle variazioni dinamiche effettuate periodicamente attraverso le visure catastali. La spiegazione è implicita nella natura dinamica dell¹anagrafe patrimoniale laddove la variabilità è connessa a frazionamenti, cambi di destinazione d¹uso, inserimenti, cancellazioni, modifiche”.
Il Commissario Straordinario della Croce Rossa Francesco Rocca ha dichiarato: “Chiunque dichiara il falso al riguardo, si assume le conseguenze penali e civili delle sue dichiarazioni. Lungi da noi mettere in discussione la professionalità e la meticolosità dei giornalisti di Report, ma una lettura un po’ più attenta avrebbe evitato di riportare dati così palesemente distorti. In realtà l¹anagrafe patrimoniale, che prima non esisteva, è uno dei traguardi raggiunti da questa amministrazione. Sappiamo che esiste un patrimonio per troppo abbandonato e il nostro obiettivo è proprio quello di valorizzarlo. La Croce Rossa è come un malato, ma in via di guarigione, il lavoro di risanamento in corso da circa due anni è enorme e viene portato avanti quotidianamente con il massimo impegno di tante persone oneste proprio per il rispetto dovuto al lavoro delle migliaia di volontari e operatori che sicuramente meritano una Croce Rossa che torni ad essere protagonista. Certo, il lavoro potrà dirsi concluso solo con la emanazione dei previsti strumenti normativi che ci consentiranno di avere una Croce Rossa al passo con i tempi”.
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