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La Croazia cancella il debito dei cittadini più poveri
Sono più di 300mila i cittadini croati che, negli scorsi mesi, si sono visti chiudere il conto corrente per eccesso di debiti. Con un provvedimento in vigore da oggi, il governo, in accordo con le banche e aziende che erogano servizi,cancellerà il debito ai più poveri tra loro. Il 20% dei cittadini indebitati potrà ricominciare da capo
di Marco Dotti
Oggi è un bel giorno, per moltissimi cittadini di quella Croazia che solo due settimane fa si è scelta per nuovo presidente della repubblica una donna, la quarantaseienne Kolinda Grabar-Kitarovic. Si calcola che almeno 60mila cittadini su una popolazione complessiva di 4milioni e 200mila potranno beneficiare di un provvedimento contro l'indebitamento estremo messo a punto dal governo.
Migliaia di croati vedranno così estinguere i propri debiti, in virtù di questo provvedimento che, come afferma il ministro delle politiche sociali Milanka Opacic – sia detto per la cronaca: un'altra donna – "permetterà di ricominciare".
Sono più di 300mila i croati che, nei mesi scorsi, si sono visti chiudere il conto corrente per eccesso di sofferenza. Non tutti possono accedere al beneficio varato dal governo ma, assicura la Opacic, "questo è solo l'inizio".
Per vedersi cancellato il debito i cittadini devo avere un indebitamento inferiore a 35mila kune e il loro reddito mensile non deve essere superiore a 1.250 kune. In euro: il debito dovrà essere inferiore a 4.735 euro e il reddito mensile della persona indebitata – che non deve avere proprietà o depositi bancari – non deve superare i 162 euro.
Ricordiamo che lo stipendio medio, in Croazia, terzo paese più povero dell'UE, dopo Romania e Bulgaria, si aggira sui 752 euro mensili, con una disoccupazione che in queste prime settimane dell'anno è stimata al 21,6%. Un pensionato croato prende mediamente 300 euro ed è a forte rischio di indebitamento e povertà.
Il costo complessivo del progetto "Cancella il debito" si aggira sui 210milioni di kune, ossia 27milioni di euro, ma stando alle stime del governo dovrebbe portare benefici a breve e lungo termine sull'economia. Se ne è detto convinto il primo ministroZoran Milanovic, che è riuscito a portare nell'impresa comuni, aziende pubbliche e private fornitrici di servizi, aziende di telecomunicazioni e nove banche.
Tutti si sono detti disposti a cancellare i debiti dei meno abbienti. Debiti che, con quasi assoluta certezza, sarebbero comunque sfociati nell'insolvenza assoluta, mantenendo però il debitore in una condizione di disagio e colpa permanenti, pemettendo di accedere nuovamente a forme di credito e riaprire i conti correnti attualmente bloccati..
Nel suo complesso, l'indebitamento privato dei croati ammonta a 4miliardi e 600milioni di euro, mentre il debito che verrà cancellato dal provvedimento può essere stimato in una percentuale che varia dall'1 al 7% di questi quattro e passa miliardi di euro. Se guardiamo alle persone e non alle cifre, ci accorgiamo però che con questo "semplice" provvedimento la Croazia riesce a liberare dalle catene del debito circa il 20% dei suo cittadini indebitati.
@oilforbook
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