Economia

La crisi non spegne il cuore di Enel

L'onlus della società devolverà 7,3 milioni

di Redazione

«Enel Cuore è parte integrante della nostra responsabilità d’impresa. Sarebbe sbagliato ridurre le risorse in un momento di crisi». Così Gianluca Comin, consigliere delegato, che non solo ribadisce l’impegno prossimo della onlus di Enel, attiva in Italia e in 23 Paesi, ma rilancia. «Il 2010 sarà all’insegna della continuità: quest’anno devolveremo una cifra analoga ai 7 milioni e 300mila euro del 2009. Dal 2004 al 2009 abbiamo sostenuto 318 progetti, di cui 50 all’estero, per un totale di 33 milioni e 700mila euro, senza contare le risorse impiegate per la social card».
Nel 2010, Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale, Enel Cuore proseguirà quindi le iniziative avviate e ne promuoverà di nuove.«Per contribuire ad affrontare disagi che non trovano risposte da parte delle istituzioni, sempre in sinergia con altri soggetti», prosegue Comin. E in effetti il calendario è fitto: Genova, Napoli, Pescara, Catania, Melfi, Torino e Messina saranno le città, dopo Roma, di «Un cuore in stazione», progetto, realizzato in collaborazione con Ferrovie dello Stato, che prevede l’apertura o l’ampliamento di centri di accoglienza e di help center per senza fissa dimora. Le Ferrovie mettono gli spazi, Enel Cuore finanzia (con 3 milioni), le associazioni intervengono.
«La nostra scelta è quella di avviare iniziative strutturali, individuando con molta cura le associazioni con cui lavorare. Conduciamo una selezione accurata dei progetti che ci sono presentati, accogliendone circa il 30%». Centri di accoglienza ma non solo. Il 2010 sarà l’anno della nuova farmacia per l’Opera San Francesco per i poveri (a Milano), delle nuove mense per la romana Fondazione Astalli (sarà ampliata l’esistente, per erogare fino a 400 pasti al giorno) e per la palermitana Cittadella del povero e della speranza (missione fondata da fratel Biagio Conte che potrà così distribuire quotidianamente 2.500 pranzi). Sempre nel nome dell’inclusione sociale, Enel Cuore ha avviato alcune partnership strategiche con altri soggetti. «Questo ci permette di realizzare progetti più grandi e di maggiore impatto», chiosa Comin. In particolare è stata lanciata una alleanza con la Fondazione UmanaMente, per realizzare case che accoglieranno madri in difficoltà con figli minori: sono già stati approvati interventi a Pachino, in provincia di Siracusa, Genova, Quartucciu vicino a Cagliari, Passignano sul Trasimeno, in provincia di Perugia, e a Castelbolognese, nei pressi di Ravenna. Con la Fondazione per il Sud, Enel Cuore cofinanzierà progetti di assistenza per anziani non autosufficienti: già concordati interventi a Napoli, a Lavello (vicino a Potenza) e in alcuni comuni delle province di Bari, Reggio Calabria e Catania.


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