Economia

La crisi non mette in crisi la Csr

Aumentano le richieste di partecipazione ai Sodalitas social award

di Redazione

La crisi economica e finanziaria sembra non abbattere l’impegno delle imprese nei confronti dei progetti di responsabilità sociale. Lo dicono i numeri della settima edizione del Sodalitas social award, il premio alle imprese con i migliori progetti di responsabilità sociale. Alla selezione si sono candidate 216 aziende, sei in più rispetto l’anno scorso, che hanno presentato 260 realizzazioni nel campo dell’impegno sociale.
«Dai progetti presentati risulta che le aziende hanno aumentato i programmi di valorizzazione del capitale umano e di partnership nella comunità. Una scelta strategica che intende investire attorno a sé per radicarsi ulteriormente nel territorio in cui opera che, una volta superata la crisi attuale, sarà un trampolino di lancio», afferma Alessandro Beda, consigliere di Fondazione Sodalitas.
Un altro dato interessante è l’impegno da parte delle medie e piccole imprese. Questo dimostra che la Csr non è un tema appannaggio delle grandi realtà che hanno strutture interne a cui si possono appoggiare per sviluppare il tema della responsabilità sociale. Spesso a conduzione familiare, le piccole e medie imprese si stanno impegnando in settori che vanno dai sistemi per abbattere l’inquinamento e gli sprechi energetici allo sviluppo della cultura della raccolta differenziata dei materiali e del loro riciclo. Per il loro rapporto privilegiato con il territorio le realtà produttive piccole e medie avviano progetti per migliorare la qualità della vita degli abitanti del loro contesto locale.
Nei prossimi giorni una commissione di esperti prenderà ad analizzare le diverse proposte per scegliere i vincitori. Previsti anche altri riconoscimenti. La consegna dei Sodalitas social awards verrà a Milano nella seconda meta di maggio.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA