Negli Usa, beati loro, parlano già al passato quando si riferiscono alla crisi economica. E quindi sono cominciati i bilanci dei cinque anni di recessione (2007-2012), che hanno portato diversi settori dell'economia quasi al collasso (compreso il settore pubblico, basti pensare al recente shutdown) con un'unica, importante eccezione: il terzo settore. Si scopre infatti, grazie a una documentata ricerca (la U
rban Institute’s Nonprofit-Government Contracts and Grants: Findings from the 2013), che
proprio negli anni peggiori della crisi il non profit americano ha conosciuto una crescita senza precedenti.
Ecco le cifre. Il terzo settore negli USA è il terzo anche per forza lavoro, visto che occupa in media il 10% dei lavoratori (subito dietro al commercio e all'industria), con punte del 16% in alcuni Stati dell'Est, come il New England. Nel 2010, in piena recessione, le public charities (associazioni riconsciute) hanno contribuito all'economia americana con 800 miliardi di dollari, corrispondenti al 5% del Pil, e sborsando 320 miliardi in stipendi. Tradotto in percentuale sull'anno precedente, significa che nel 2010 il non profit ha fatto segnare un +4% di crescita economica (il settore profit nello stesso periodo ha fatto segnare -8,4%) e +6,5% in nuova occupazione (il profit -8%). Quanto al volontariato, nel 2011 è stato calcolato che oltre un americano su quattro (il 26,8%), pari a oltre 64 milioni di persone, hanno prestato lavoro volontario per un totale di quasi 8 miliardi di ore donate e un valore economico di 171 miliardi di dollari.
I settori del non profit in cui la crescita è stata maggiore sono la sanità e l'istruzione (per cui lavorano rispettivamente il 57 e il 15% dei lavoratori del terzo settore), la cui corsa non è stata rallentata neppure dalla crisi né dal taglio dei fondi pubblici: nonostante nel 2011 i finanziamenti statali o degli enti locali siano diminuiti per il 50% delle associazioni, solo il 14% di loro ha ridotto le attività a causa di questo problema. E se si vanno a vedere i numeri assoluti, ci si accorge che nel 2010 negli USA operavano 2,3 milioni di organizzazioni non profit, il 24% in più rispetto a dieci anni prima; in totale, le loro entrate dal 2000 al 2010 sono aumentate di ben il 41%, al netto del tasso di inflazione.
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