Sostenibilità
La crisi? Fa bene al biologico
I dati confermano che gli italiani sono più attenti non solo al prezzo, ma anche alla qualità dei cibi
La crisi fa bene al biologico? Parrebbe di sì se si evidenziano i dati del 2010, anno in cui la spesa degli italiani in prodotti bio confezionati è cresciuta dell’11,6% sul 2009; nei primi sei mesi del 2011 inoltre questa percentuale è aumentata ancora, facendo segnare a prodotti come la pasta biologica, il latte e le mozzarelle bio un balzo nei consumi tra il 21 e il 97%.
Lo sottlinea in un editoriale Antonio Felice, direttore di greenplanet.net, il sito dedicato a tutto ciò che è bio e naturale, che nota come in base a un sondaggio Swg la crisi economica «ha allungato il tempo dedicato agli acquisti alimentari da parte degli italiani. I consumatori dedicano maggiore attenzione ai cibi da mettere nel carrello», non solo guardando al prezzo ma anche «alla qualità, a quanto è scritto in etichetta, alla provenienza. Insomma, i tempi suggeriscono acquisti più consapevoli.
Questa indagine fa capire come mai la crisi spinga e non deprima i consumi di prodotti biologici», continua Felice, visto che «nell’area in crescita degli “acquisti consapevoli” c’è infatti lo spazio del bio. La crisi accentua l’adesione della gente ad una semplice verità: non fa bene mangiare di più, fa bene mangiare meno e mangiare meglio; in altre parole, quello che si risparmia acquistando meno aiuta ad acquistare qualità».
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