Volontariato

La crisi affossa le paritarie: 75mila alunni in meno

Tuttoscuola presenta un dossier in cui misura l'impatto della crisi sulle scuole paritarie: in due anni hanno chiuso 349 scuole, quasi tutte dell'infanzia. Gli alunni scendono sotto il milione.

di Redazione

La crisi mette in ginocchio le scuole paritarie. In due anni hanno chiuso 349 scuole: 272 scuole dell’infanzia (-2,7%) per via della crisi e della denatalità, 30 scuole primarie (-2%) e 38 scuole medie (-5,5%). Resistono meglio le superiori: hanno chiuso i battenti soltanto 9 istituti.

A mettere in fila i dati è Tuttoscuola, che partendo dalla “Anticipazione sui principali dati della scuola statale” appena presentata dal Miur, ha contato un calo del 2,5% di scuole paritarie fra il 2012-13 e il 2014-15, con 13.498 istituti ancora attivi. Tenendo conto dell’andamento registrato nell’ultimo triennio, Tuttoscuola prevede che anche quest’anno si registrerà la chiusura di molte scuole paritarie, soprattutto nel settore della scuola dell’infanzia (almeno altre 100), già interessata negativamente dal calo demografico che ormai investe anche le famiglie non italiane. Questo ovviamente è un problema in un Paese dove i servizi per l'infanzia non sono eccellenti e capillarmente diffusi quanto sarebbe necessario.

Le scuole paritarie nell’ultimo biennio hanno perso oltre 75mila alunni, passando dai 1.036.312 ai 961.166 del 2014/15: un -7,3%. Il calo più vistoso, in termini percentuali, riguarda la scuola secondaria di secondo grado (-15,4%) e la secondaria di primo grado (-11%), per via dei costi di gestione che ricadono sulle spalle delle famiglie. La tendenza al calo continuerà per un po’ di tempo e farà registrare – sempre secondo le proiezioni di Tuttoscuola – una ulteriore flessione di 25-30 mila alunni per il 2015-16.

Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, il maggior calo di iscritti si è registrato in Lombardia (quasi 7mila in meno), in Campania (-5.600) e in Veneto (-5.200); il Mezzogiorno ha perso quasi 14 mila iscritti nell’infanzia tra il 2012-13 e il 2014-15. Nella scuola primaria il maggior calo si è registrato in Campania, con oltre 2.600 iscritti in meno, in Sicilia con oltre 2 mila alunni in meno e in Lombardia (-1.344). Nella secondaria di I grado il maggior calo si è registrato nel Nord Ovest con una flessione di quasi 3mila alunni in meno, dove la sola Lombardia ha avuto un calo di quasi 2mila iscritti. Negli istituti superiore il record negativo del calo di iscritti è della Campania (5.659 studenti in meno), seguita dalla Sicilia (quasi 5mila in meno); nel solo Mezzogiorno tra il 2012-13 e il 2014-15 si sono avuti 12.400 studenti in meno, cioè oltre il 60% del calo complessivo nel settore.

Considerando tutti i settori scolastici, dall’infanzia alle superiori, la regione che ha registrato il maggior calo di iscritti nelle scuole paritarie è stata la Campania (-14.561 iscritti, pari a -12,3%), seguita dalla Lombardia (-12.276, pari a -4,8%) e dalla Sicilia (-11.045, pari a -17,2%).


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