Economia

La cosmetica che fa belle. E anche buone

Just Italia

di Antonietta Nembri

Libera le ali. È questo il nome del kit di prodotti che le 16mila promotrici di vendita porta a porta della Just Italia stanno proponendo alle loro clienti. Ma “Libera le ali” è anche il nome di un progetto di ricerca medica sulla leucemia linfoblastica acuta (Lla) che la Fondazione Just Italia ha deciso di sostenere con 200mila euro. È stato finanziato lo sviluppo del Centro di ricerca Tettamanti, onlus che opera con il Comitato Letizia Verga all’Ospedale San Gerardo di Monza. Quello monzese è l’unico centro italiano interessato dal progetto che mira a una terapia cellulare condotta a livello europeo per questo particolare tipo di leucemia: la Lla, il tumore più comune nei bambini e che ha un esito fatale per il 20% dei piccoli colpiti. Fondazione Just Italia è nata nel 2008 da Just Italia, azienda di cosmesi naturale presente nel nostro Paese da 25 anni e che propone i suoi prodotti attraverso la vendita diretta a domicilio. E sono proprio le venditrici, 16mila, l’anima dell’iniziativa, come spiega Marco Salvatori, presidente della fondazione. «Sono loro a scegliere i progetti. Già come azienda Just aveva dato vita a una serie di iniziative sociali, nel 2008 è nata la fondazione come strumento per dare continuità alle iniziative di responsabilità sociale. La prima iniziativa ha riguardato il Bambin Gesù di Roma, poi abbiamo pensato di coinvolgere direttamente le nostre promotrici nell’iniziativa».
Come funziona questo coinvolgimento?
Abbiamo chiesto di segnalarci dei progetti da sostenere che rispondessero a determinati requisiti. Che fossero rivolti ai bambini, nazionali e concreti. Ogni anno ci arrivano un centinaio di progetti e tra questi il comitato della fondazione – composto da due persone della fondazione stessa, due dipendenti Just e quattro rappresentanti delle venditrici – ne sceglie cinque che vengono poi sottoposti al voto delle promotrici durante i corsi di formazione e le assemblee nelle 400 sedi presenti in tutti Italia. Fare scelte condivise porta a risultati migliori.
Legato alla vostra donazione c’è un kit di prodotti che viene venduto porta a porta…
Alle clienti non chiediamo di “fare l’elemosina”, ma l’idea è di responsabilizzarle dicendo loro: acquisti un prodotto di qualità e nello sceglierlo contribuisci a sostenere un progetto valido.
Per ogni kit 1,5 euro sono destinati a Libera le ali, voi poi avete aggiunto 200mila euro…
A dire il vero, per come stanno andando le vendite in queste prime settimane credo che potremo donare qualcosa di più. Dopotutto il kit che abbiamo predisposto contiene dei prodotti il cui appeal sul mercato è molto alto.

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