Non profit

La corsa al dominio. eu

Da Bruxelles dicono che tutto sta filando lisci. Sarà. Ma...

di Riccardo Bagnato

Da Bruxelles dicono che tutto sta filando liscio. Sarà. Ma le complicazioni, i costi e la mancanza di una garanzia per ottenere un dominio .eu, cioè la nuova estensione che dovrebbe caratterizzare i siti dell?Unione europea, hanno in realtà creato qualche malumore. Da dicembre a febbraio – il Sunrise Period 1 – solo i detentori di un marchio registrato e gli enti pubblici potevano fare richiesta del dominio. Dal 7 febbraio scorso, il Sunrise Period 2, tutti coloro che avevano in qualche modo un interesse economico o giuridico dimostrabile. Mentre dal 7 aprile le richieste di un dominio .eu saranno aperte a tutti. Finora sono giunte 282.624 domande all?Eurid (l?associazione non profit con sede in Belgio scelta dalla Commissione europea per gestire il nuovo dominio), attraverso oltre 900 rivenditori accreditati. L?Eurid ha già convalidato circa 25mila domini. Fra i quali, manco a dirlo, i più richiesti sono stati: sex.eu, hotel.eu, ma anche schumacher.eu e realestate.eu. L?Italia è quinta con il 5,8% di domini richiesti, dopo Germania (29,5%), Olanda (16,5%), Francia (10,9%) e Uk (9,1%). Un giro d?affari che si può stimare al momento intorno al milione e 500mila euro.
Usabilità: *** Contenuti: *** Software: ** Grafica: **
www.eurid.eu

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