Famiglia
La cooperazione da Nord a Sud (Italia)
Il budget annuale, le aree geografiche, le leggi. Fotografia della solidarietà decentrata
Abruzzo
La legge regionale 63/1995 regola lo svolgimento delle attività di cooperazione, per le quali l?anno scorso la Regione ha stanziato 1,3 milioni di euro. Le aree di intervento sono state Africa (Maghreb, Angola, Congo, Etiopia, Burundi, Zambia, Senegal, Tanzania, Camerun), Brasile, Palestina e la città di Sarajevo, con progetti di formazione, sanità, utilizzo delle risorse idriche, sviluppo economico. I progetti sono realizzati da ong, enti locali, università ma anche imprese. La responsabile dell?Ufficio per la cooperazione internazionale è Barbara Togna, con la quale purtroppo non siamo mai riusciti a parlare.
Ufficio per la cooperazione, tel. 0862.364208
Basilicata
Nel 2005 i finanziamenti regionali per attività di cooperazione (regolati da legge regionale 26/96) sono stati di 50mila euro, destinati alla realizzazione di un laboratorio di falegnameria a Quelimane (Mozambico). L?intervento è stato gestito dall?associazione Basilicata – Mozambico di Matera, che nel 2006 riceverà la stessa cifra per un laboratorio metalmeccanico. Il sostegno della Regione in Mozambico si inserisce in un progetto finanziato anche da altri enti pubblici e privati.
Ufficio internazionalizzazione e promozione dell?immagine, Rocco Messina, tel. 0971.668186
Bolzano (provincia autonoma)
In base alla legge regionale n. 5 del 1991, la Provincia autonoma emette ogni anno un bando per progetti di cooperazione in senso stretto e uno per iniziative di educazione allo sviluppo. Nel 2005 sono stati spesi 1.208.059 euro per cofinanziare progetti di ong, associazioni e privati. Judith Notdurfter, dell?area cooperazione dell?Ufficio affari di gabinetto, spiega che «oltre alle risorse a bando abbiamo impiegato 600mila euro per progetti realizzati direttamente, mettendo a disposizione l?expertise locale nell?ambito dello sviluppo rurale. Dal 1999 siamo in Burkina Faso, dove stiamo iniziando un intervento insieme alla Fao».
Ufficio affari di gabinetto, tel. 0471.412297
Calabria
All?interno del settore Programmi speciali Ue, politiche euro-mediterranee e relazioni internazionali, esiste un servizio competente per le politiche internazionali, tra cui la cooperazione. Il dirigente Rocco Mercurio ammette però che, non essendoci una legge regionale in materia, «per ora la Regione non finanzia alcun progetto». Qualcosa la fanno i Comuni: nel 2005 il settore Lavoro e politiche sociali di Reggio Calabria ha stanziato 86.500 euro «per un ospedale in Congo, una scuola a Kinshasa e due iniziative per i bambini, in Bielorussia e in Libano», spiega la direttrice Alessandra Sarlo.
Servizio politiche internazionali, tel. 0961.856443
Campania
Per gestire gli interventi internazionali la presidenza della Regione si avvale dell?area Rapporti con organi nazionali e internazionali in materie di interesse regionale. Il direttore Carlo Neri spiega però che, in assenza di una legge regionale, «non esiste attività organica di cooperazione. Saltuariamente vengono però finanziate delle iniziative: nel 2005 abbiamo contribuito con 300mila euro al progetto Diritto allo studio e diritto alla salute dell?associazione I bambini di Manina del Madagascar, e ci siamo impegnati a stanziarne altri 50mila per il 2006».
Ufficio Rapporti con gli organismi nazionali ed internazionali, tel. 081.7962317
Emilia
Le attività di cooperazione sono iniziate nel 1991, con la legge n. 18. La Regione promuove ?tavoli paese? che riuniscono tutti i soggetti della cooperazione emiliano-romagnola favorendo il coordinamento. Ogni anno l?Emilia Romagna ospita minori provenienti dalle aree contaminate di Chernobyl e dai campi profughi Saharawi per soggiorni terapeutici, e realizza interventi sanitari a favore di cittadini stranieri. È inoltre impegnata nel monitoraggio dell?inquinamento ambientale in Serbia e Bosnia e dal 2002 sostiene la lotta all?Aids in Mozambico.
Rossana Preus, dirigente Cooperazione internazionale e aiuti umanitari e coordinatrice programmi, tel. 051.283058
Friuli Venezia giulia
La legge regionale n. 19/2000 regola le attività di cooperazione allo sviluppo e partenariato internazionale, gestite dalla Direzione relazioni internazionali e comunitarie e dal Servizio politiche della pace, solidarietà e associazionismo. Il servizio ha emesso nel 2005 un bando da 743mila euro, che sono andati a ong ed enti locali per progetti sanitari, di formazione e di gestione ambientale in Africa e Sudamerica. Le Relazioni internazionali puntano invece, come spiega il direttore Graziano Lorenzon, su «una cooperazione che favorisca l?internazionalizzazione delle nostre imprese. Quindi l?area prioritaria sono i Balcani, seguiti dal bacino Sud del Mediterraneo, dalla Russia e dall?America latina». A queste attività, spesso nell?ambito di progetti Ue, sono andati l?anno scorso 541.039 euro.
Direzione relazioni internazionali, tel. 040.3772329
Lazio
Le attività di cooperazione decentrata, regolate dalla legge n. 19/2000, sono di competenza dell?assessorato all?Ambiente e cooperazione tra i popoli. Stefano Biagetti, responsabile dell?Area cooperazione, elenca: «Nel 2005, tra progetti di formazione e sensibilizzazione in Italia e interventi di ong e onlus nei paesi beneficiari, abbiamo finanziato una settantina di iniziative per un totale di 2.149.949 euro. Siamo molto sensibili ad iniziative di interesse ambientale, come la salvaguardia delle foreste tropicali e lo sviluppo agricolo sostenibile. Poi c?è il settore emergenza: la Regione contribuisce con un milione di euro al programma post tsunami voluto dall?Oics ».
Stefano Biagetti, tel. 06.51688327
Liguria
Per il 2005 la Regione ha erogato finanziamenti per 286.500 euro. «In base alla legge 28 del 1998 progetti sono proposti e realizzati da ong, enti locali, istituti scolastici e associazioni», spiega Paolo Pardo del Servizio politiche giovanili e cooperazione allo sviluppo. «L?area privilegiata è il Sudamerica, per la forte presenza di emigrati liguri. Per questo l?anno scorso si è finanziata, su proposta della Provincia di La Spezia, la partecipazione al programma100 Città per 100 progetti Italia-Brasile, a cui hanno aderito Toscana, Umbria, Marche ed Emilia Romagna ».
Direzione servizio cooperazione, Marcello Carli, tel. 010.54851
Lombardia
Svolge attività di cooperazione dal 1989, anno di approvazione della legge regionale n. 20. Nel 2005 sono stati stanziati 3 milioni di euro in via ordinaria e 4 in via straordinaria. Le aree privilegiate sono America Latina, Balcani e Africa, con particolare attenzione al bacino del Mediterraneo. Secondo il principio di sussidiarietà vengono finanziati progetti di ong. La Regione collabora anche con università, associazioni di categoria, fondazioni . Sottosegretario per le relazioni internazionali, Giuseppe Costa, tel. 02.67652631
Marche
«Facciamo cooperazione decentrata fin dal 1990», sottolinea Marco Bellardi, dirigente della funzione Relazioni internazionali e comunitarie e cooperazione territoriale, «e per 15 anni abbiamo avuto la presidenza dell?Oics. Nel 2005 abbiamo stanziato 900mila euro. Le aree prioritarie sono state i Balcani, a cui ci legano ragioni storiche, e l?America latina, per la forte presenza di emigrati marchigiani. È continuato l?impegno nel programma 100 Città per 100 progetti Italia-Brasile». Ulteriori 400mila euro sono andati a interventi nel Sud- Est asiatico.
Relazioni internazionali e cooperazione, Marco Bellardi, tel. 071.8063894
Piemonte
La legge regionale n. 67 sulla cooperazione risale al 1995. Dal 1997 la Regione partecipa a un programma per la sicurezza alimentare e la lotta alla povertà nel Sahel e Africa occidentale: per il 2005 sono stati destinati a ong, associazioni ed enti locali operanti nell?area 1,9 milioni di euro. In totale sono stati stanziati più di 3 milioni di euro per iniziative di studio, ricerca e formazione e attività di cooperazione in senso stretto. La Regione coopera con i Balcani nell?ambito del Programma quadro concordato tra Mae e Regioni e Province autonome.
Settore affari internazionali e comunitari, Nicola Pignatelli, tel. 011.4323662
Puglia
La legge regionale n. 20 del 2003 regola le attività di «partenariato per la cooperazione». Nel 2005 è stato stanziato un milione di euro per progetti nell?area balcanico – adriatica (Albania in particolare) e nella zona del Mediterraneo e Medio Oriente (Libano, Turchia, Marocco, Tunisia, Egitto), nei settori sanitario, commerciale, ambientale, infrastrutturale e di sostegno alle imprese.
Dirigente settore Mediterraneo, Bernardo Notarangelo, tel. 080.5406557
Sicilia
Dal 2004 il presidente della Regione affida direttamente ad enti pubblici, associazioni e ong la realizzazione di iniziative di cooperazione (in base all?art. 196 della legge n. 32/2000). Maria Grazia Nicoletti dell?Ufficio speciale per la cooperazione decentrata e la solidarietà internazionale spiega che il milione di euro disponibile per il 2005 (per l?anno precedente la somma era di 1,4 milioni) è stato ripartito tra dieci associazioni scelte dal presidente in modo discrezionale. Non ritiene opportuno fornirci telefonicamente eventuali criteri di scelta.
Ufficio per la cooperazione, tel. 091.7070059
Sardegna
Nel 2005 ha stanziato un milione e 150mila euro per la cooperazione decentrata. Il servizio è fase di ristrutturazione e sta definendo i ruoli di un Comitato tecnico scientifico per la cooperazione allo sviluppo della regione.
Settore cooperazione internazionale, Concetta Amato, tel. 070.6064510.
Toscana
Sta andando verso la creazione di un?agenzia regionale per la cooperazione decentrata, con il compito di coordinare i progetti e di delineare una politica della cooperazione allo sviluppo. Le attività di cooperazione sono regolate dalla legge n. 17/95. La Regione ha stanziato l?anno scorso 5,5 milioni di euro. Le aree geografiche prioritarie sono Europa Sud-Orientale, Mediterraneo, Africa, Asia, America Latina. Per la realizzazione dei progetti la Regione si avvale della collaborazione di fondazioni, ong, università, associazioni industriali, sindacati.
Assessorato alla Cooperazione internazionale, perdono e riconciliazione fra i popoli, Massimo Toschi, tel. 055.4384886
Trentino
La Regione pubblica un bando annuale e promuove anche interventi diretti, in particolare per le emergenze. Nel 2005 ha riservato alla cooperazione 2,5 milioni di euro, con cui sono stati finanziati interventi in Brasile, Argentina, Romania.
Ufficio per l?integrazione europea e gli aiuti umanitari, Franco Beber, tel. 0461.201316.
Trento(Provincia autonoma)
Stanzia più di tutte le Regioni d?Italia per la cooperazione internazionale. Il budget per il 2006 è di 10 milioni e 200mila euro. Dopo due anni di consultazione con le associazioni del territorio, ha formulato una legge provinciale per la cooperazione decentrata che propone di fissare come quota per la solidarietà internazionale lo 0,25% delle entrate della Provincia. La legge è stata impugnata dal ministero Affari esteri e si attende il verdetto della Corte costituzionale.
Servizio Emigrazione e solidarietà internazionale, Luigi Rocchetti, tel. 0461.493165.
Umbria
Ha un budget di 250mila euro per la cooperazione, ma l?assessorato alla Sanità ha dedicato una quota di 500mila euro a progetti nei paesi in via di sviluppo. Ha scelto come aree prioritarie di intervento il Medio Oriente e l?America Latina, oltre a una quota riservata alle emergenze che nel 2004 è stata utilizzata per lo tsunami nel Sud-Est asiatico.
Servizio relazioni internazionali della giunta regionale, Roberto Crisasi, tel. 075.5043610.
Val d’Aosta
La Regione cofinanzia progetti presentati da ong e associazioni di volontariato. L?anno scorso con 245.974 euro sono stati supportati 18 progetti in Africa, Sudamerica, Bielorussia e Kurdistan nelle aree formazione, infrastrutture di accoglienza, agricoltura e sanità. Sono considerati prioritari gli interventi straordinari di emergenza, quelli mirati a creare nuovi posti di lavoro e quelli vasti e prolungati nel tempo. Le legge regionale che regola le attività di cooperazione è la n. 44 del 1990.
Gabinetto della presidenza della Regione, Marco Ottonello, tel. 0165.273306
Veneto
Fabio Gamba, della Direzione relazioni internazionali e cooperazione internazionale, spiega che «ogni anno, oltre ai fondi distribuiti a bando, ci sono iniziative dirette, scelte e finanziate in maniera discrezionale». Nel 2005 1.319.539 euro sono stati assegnati con bando e circa 1,2 milioni sono andati a iniziative realizzate direttamente dalla Regione con altri enti pubblici e privati. Per i dettagli ci consigliano di parlare con l?assessore Marialuisa Coppola, che non riusciamo mai a raggiungere.
Relazioni internazionali e cooperazione internazionale Fabio Gamba, tel. 041.2792827
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