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La contabilità semplificata porta alla tassazione forfetaria
Botta e risposta di Salvatore Pettinato
La nostra associazione vorrebbe sapere quali sono i limiti quantitativi per l?applicazione del regime di contabilità semplificata degli enti non profit e, in particolare, se il limite di ricavi previsto per le attività di prestazione di servizi è variato.
A decorrere dal periodo in corso al 28 giugno 2001, il dpr 222/01 ha disposto l?innalzamento del limite annuo dei ricavi che consente di applicare il regime della contabilità semplificata, prevedendo le seguenti due soglie in ragione del tipo di attività esercitata:
– 309.874,14 euro per le attività di prestazione di servizi
– 516.459,90 euro per le attività di altro tipo.
Tale regime di contabilità è applicabile nel caso in cui i predetti limiti non siano stati superati nel periodo d?imposta precedente. Ai sensi dell?art. 109-bis del dpr.917/86, gli enti non commerciali che adottano tale regime, possono accedere al regime di tassazione forfettario che prevede, sempre in ragione dell?attività esercitata, delle aliquote che vanno dal 15 al 25 per cento.
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