Cultura

La Consulta boccia le unioni omosessuali

Respinti i ricorsi, la materia spetta al solo legislatore

di Redazione

La Corte Costituzionale ha rigettato i ricorsi con cui si sollevavano questioni di legittimità costituzionale su diversi articoli del codice civile che non consentono matrimoni tra persone dello stesso sesso. La Consulta, stando a quanto si è appreso, ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità sollevate rispetto all’articolo 2 e 117, primo comma, della Costituzione, e infondate quelle relative agli articoli 3 e 29. I giudici hanno ritenuto che la trattazione della materia spetta soltanto al legislatore.

«Rimaniamo tranquilli, perché la battaglia per l’affermazione dei diritti non sarebbe comunque finita oggi ed oggi non finisce. C’è aspettativa rispetto alle motivazioni della sentenza, che conterranno anche le riflessioni della Corte», commenta Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay. In particolare Patané ragiona che «non si è voluto riconoscere che il nostro ragionamento è basato su un diritto già esistente. Il fatto di aver rimandato al legislatore significa che, invece, per la Corte si tratta di un diritto nuovo».

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