Volontariato

La confraternita di Firenze lascia le Misericordie

Di seguito la lettera del presidente nazionale Brunini che si augura un ripensamento

di Redazione

Carissimi Confratelli,
ho appreso dall’ANSA della lettera con cui il Provveditore della Misericordia di Firenze comunica a tutte le Misericordie il recesso dalla nostra comune Confederazione.
E’ una decisione che addolora, ma dalla quale desidero cogliere la positività della sollecitazione che vi è racchiusa.

Come dice il nostro Confratello Ceccherini le ragioni del recesso, che speriamo tutti sia provvisorio, “vengono da lontano”; è risaputo infatti che i problemi risalgono agli anni della presidenza Merlini, quando si manifestarono i primi dissapori, per poi proseguire lungo tutto il periodo della presidenza Giannelli e covare sotto la cenere durante il mandato del mio predecessore Gambelli.

Come ci ricorda lo stesso Confratello Ceccherini sono stato eletto tre mesi or sono, ricevendo il mandato di riportare la Confederazione e l’intera famiglia delle Misericordie nel solco della tradizione ispirata dalla Carità cristiana nelle opere e negli atteggiamenti, di gratuità dei servizi resi al prossimo bisognoso, di democrazia nella scelta delle rappresentanze, di trasparenza nella gestione della cosa comune, di condivisione fraterna nelle difficoltà e di partecipazione attiva alla vita del Movimento.

Questi tre mesi sono occorsi per costituire tutti gli Organi attraverso cui si esprime la vita democratica del Movimento, dal cui funzionamento deriva un miglior servizio alle associate. Nonostante i complicati e numerosi obblighi statutari di inizio mandato, assieme al Consiglio Nazionale è stato dato avvio concreto a quel processo di maggiore partecipazione e condivisione che è stato sempre auspicato. I nostri confratelli dei Magistrati delle Misericordie sanno che già il primo dicembre il Consiglio Nazionale ha deciso di aprire la Confederazione al contributo di quei fratelli particolarmente esperti nell’esercizio delle Opere di Carità nelle proprie Confraternite: proprio in questi giorni le Misericordie grandi e piccole di tutt’Italia stanno rispondendo a questo appello segnalando i loro migliori Confratelli.

Siamo dunque in cammino ed io non mi lamento di certo se l’eredità ricevuta è carica di problemi da risolvere e l’impegno che ho accettato è ambizioso; anzi, proprio il conforto che ci viene dal sostegno di tante Misericordie, grandi e piccole, di tradizione secolare o giovanissime di costituzione, spinge a proseguire con fiducia, fermezza, rigore e speranza sulla strada che abbiamo intrapreso solo tre mesi fa, tutti insieme.

Ecco allora che desidero interpretare la lettera del Confratello Ceccherini come un ulteriore incitamento ad andare avanti in modo più spedito e coltivo la certezza che così facendo avremo modo di offrire una Confederazione degna di essere vissuta come “casa comune” e sapremo superare le incomprensioni di oggi così come ci siamo proposti.

A quanti di voi, invece, hanno condiviso questa prospettiva e si sono offerti in questa opera di rilancio, impegnandosi in prima persona, con la propria Confraternita e con i Confratelli, va il mio sentito ringraziamento.

Che Iddio ve ne renda merito

Il Presidente
Gabriele Brunini


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