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La conformità tra statuto e operatività va nella dichiarazione sostitutiva

Si dovrebbero elencare le reali attività svolte dall'ente e dichiarare di possedere tutti i requisiti necessari.

di Salvatore Pettinato

La nostra attività è riconducibile al c. 1, lett. a), dell?art.10 del decreto 460/97. Come impostare e cosa indicare nella dichiarazione sostitutiva che il rappresentante legale deve sottoscrivere ai fini del dm 266 di recente emanazione.
La dichiarazione sostitutiva di cui all?art. 2 del decreto 266/03, richiamata dalla disposizione transitoria dello stesso, consiste nell?attestazione, da parte dello stesso ente tramite il suo rappresentante legale, delle attività svolte e del possesso dei requisiti previsti dall?art. 10 del decreto 460/97. Nella dichiarazione non si dovrebbe far altro che elencare le reali attività svolte dall?ente e dichiarare di possedere tutti i requisiti necessari all?assunzione della suddetta qualifica fiscale. La disciplina prevista per le onlus richiede non solo una conformità espressa dello statuto a quanto stabilito dall?art. 10 del decreto 460/97, ma anche un?operatività effettiva che non violi dette clausole statutarie. È consigliabile attenersi il più possibile al disposto normativo e dichiarare la conformità statutaria e operativa in relazione a ogni singolo punto del citato art. 10.

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