Famiglia

La Conferenza nazionale ha già due obiettivi mancati

Né il Garante Infanzia né il Piano nazionale in agenda

di Sara De Carli

È stato presentato il programma per la Conferenza nazionale sull’Infanzia e l’adolescenza che si terrà a Napoli dal 18 al 20 novembre, in occasione dei 20 anni della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo (scarica qui). Tre giorni di confronto e dibattito sulla condizione dei minori nel nostro paese, sulla tutela dei loro diritti e sulle politiche a favore delle nuove generazioni. Il futuro dei bambini è nel presente: è il motto scelto. Perpartecipare alla Conferenza è necessario iscriversi entro e non oltre il 16 novembre, sul sito www.conferenzainfanzia.it.

Si comincia mercoledì 18 con la celebrazione della Giornata nazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, quest’anno dedicata alla tutela dei minori nei mezzi di comunicazione e con un bilancio del primi vent’anni di attuazione della Convenzione stessa. Giovedì 19 sarà dedicato ai lavori di gruppo, con cinque gruppi tematici previsti: la 285 e la progettualità territoriale; il patto integrenerazionale nella cura educativa; un welfare a misura di bambino, con focus sulla rete dei servizi sociali e della giustizia minorile; l’evento nascita e i servizi per la prima infanzia; il contrasto alla istituzionalizzazione.  A restituire il lavoro dei gruppi sarà, venerdì 20 novembre, Raffaele Tangorra direttore generale per Inclusione e diritti sociali.

Nella giornata conclusiva del 20 novembre è prevista una tavola rotonda sul tema “L’emergenza educativa” alla quale parteciperanno i ministri Gelmini e Meloni, i sottosegretari Roccella e Giovanardi e la presidente della Commissione parlamentare Mussolini. Al ministro Maurizio Sacconi il compito di chiudere i lavori della Conferenza nazionale 2009.

Obiettivi mancati

Molti quindi i ministri e i personaggi politici di spicco presenti, ma nessun cenno – almeno nel programma – ai due grandi obiettivi con cui si sperava di arrivare alla Conferenza nazionale: il Garante nazionale per l’Infanzia e l’adolescenza e il Piano nazionale infanzia.

Il Garante per l’Infanzia, dopo l’accelerata che il 29 settembre ha mandato in aula un testo che nelle Commissioni destava ancora parecchie perplessità, l’8 ottobre è tornato in Commissione, dopo che la maggioranza è andata sotto su un emendamento dell’Italia dei Valori che trasforma il garante in Authority (leggi qui). Il testo non è più stato calendarizzato nelle Commissioni competenti.

L’altro tema è quello del Piano infanzia, di cui l’Italia è sprovvista da cinque anni, in barba alla legge 451/97. L’ultimo piano approvato infatti è quello relativo al biennio 2002-2004. A maggio Angelo Mari, direttore generale dell’Ufficio II del Dipartimento per le politiche per la famiglia, aveva anticipato a Vita l’obiettivo politico di presentare il Piano a Napoli (leggi qui). Pare che non sarà così…


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