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La comunità internazionale sblocchi i fondi per le emergenze

«Il numero di morti e feriti è tragicamente elevato e peggiora con il passare delle ore», spiega l'organizzazione umanitaria ActionAid. «Le forti piogge e le condizioni meteorologiche estreme stanno rendendo ancora più difficile per le squadre di ricerca e soccorso il recupero delle persone intrappolate ancora sotto le macerie e le temperature molto rigide aggiungono difficoltà per i sopravvissuti che hanno perso la casa»

di Redazione

«Il terribile sisma ha colpito un’area vicino al confine tra Turchia e Siria, non distante da Gaziantep, una delle principali città turche. Al momento la provincia diKahramanmaraş, in Turchia, risulta essere la più colpita mentre in Siria i danni peggiori si registrano nella città di Harem. L’area interessata dal sisma presenta un alto numero di rifugiati siriani e la devastazione causata da questo terremoto rischia di porli in una condizione di maggiore vulnerabilità», scrive l'organizzazioni umanitaria ActionAid che ha aperto una raccolta fondi per l'emergenza. «Il numero di morti e feriti è tragicamente elevato e peggiora con il passare delle ore. Le forti piogge e le condizioni meteorologiche estreme stanno rendendo ancora più difficile per le squadre di ricerca e soccorso il recupero delle persone intrappolate ancora sotto le macerie e le temperature molto rigide aggiungono difficoltà per i sopravvissuti che hanno perso la casa».

Gli ospedali e le strutture mediche sono stati distrutti dal terremoto e hanno bisogno di sostegno per poter salvare vite umane. Innumerevoli famiglie sono rimaste senza casa e hanno un disperato bisogno di riparo, assistenza medica, cibo, denaro e fonti di calore.

«ActionAid è in contatto con i nostri partner in Turchia e Siria per capire l'impatto e rispondere alla crisi. Sappiamo per esperienza che le donne, le ragazze e le comunità emarginate sono sempre le più vulnerabili all'indomani di un disastro e vogliamo assicurarci che i loro bisogni primari siano sostenuti», ha dichiarato Racha Nasreddine, direttrice di ActionAid per la regione araba.

L'ong, insieme a un'organizzazione partner, sta elaborando una prima risposta all’emergenza tenendo conto che la priorità è quella di fornire un sostegno immediato come un riparo, vestiti caldi e cibo a tutti coloro che hanno perso la propria casa e si trovano per strada. Le donne e le ragazze spesso sono quelle più colpite durante le emergenze umanitarie oltre a essere anche più esposte al rischio di subire violenza. Le donne incinte, le madri, in particolare quelle che allattano, e le ragazze spesso hanno bisogno di un sostegno specifico. A loro va in particolare il supporto e l’affiancamento di ActionAid in questo momento così delicato.

ActionAid opera nelle aree colpite all'interno della Siria attraverso un’organizzazione partner locale che ha sede nel sud della Turchia. I programmi di ActionAid nella regione araba si concentrano sul sostegno agli sfollati interni in Siria, ai rifugiati siriani nei Paesi limitrofi e alle comunità ospitanti con l’obiettivo di garantire assistenza ai più vulnerabili, migliorare la loro capacità di recupero e prevenire le tensioni sociali tra le comunità. ActionAid lavora anche per fornire sostegno ai mezzi di sussistenza alle donne siriane sopravvissute alla violenza di genere e di prevenire le forme di abuso e di violazione dei diritti umani subite da donne e ragazze in Siria. In collaborazione con associazioni partner ActionAid fornisce assistenza psicosociale ai bambini e alle loro famiglie promuovendo attività generatrici di reddito per consentire alle persone un’autonomia economica.   

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